Revoca dei visti per chi celebra l’omicidio di Charlie Kirk: già sei casi segnalati

15.10.2025 12:45
Revoca dei visti per chi celebra l'omicidio di Charlie Kirk: già sei casi segnalati

Revoca dei Visti negli Stati Uniti per Commenti sull’Uccisione di Charlie Kirk

L’omicidio di Charlie Kirk, il «martire» della destra americana assassinato il 10 settembre all’età di 31 anni, ha scatenato una tempesta di commenti sui social media che hanno portato a licenziamenti e sanzioni in diverse aziende americane. Recentemente, il Dipartimento di Stato ha annunciato che chiunque esprima frasi del tipo «se l’è cercata» potrebbe vedere il proprio visto per gli Stati Uniti revocato. Già sei persone hanno subito questa misura, ha comunicato il Dipartimento, sottolineando che «gli Stati Uniti non hanno alcun obbligo di ospitare stranieri che augurano la morte agli americani», riporta Attuale.

Il documento ufficiale fa intuire che l’iniziativa potrebbe estendersi: «Il Dipartimento di Stato continuerà a identificare i titolari di visti che hanno celebrato l’atroce assassinio di Charlie Kirk». Questo sviluppo riflette una crescente intensificazione delle politiche di controllo sui social media da parte delle autorità statunitensi.

Nonostante non siano stati specificati i dettagli relativi all’inizio delle revoche o ai tipi di visti coinvolti, è noto che le verifiche sui profili social di chi cerca di entrare negli Stati Uniti sono aumentate significativamente. Da gennaio di quest’anno, migliaia di studenti hanno subito rifiuti di visti per motivi vari.

Charlie Kirk, influencer MAGA, è diventato un simbolo per i sostenitori di Trump. In una cerimonia tenutasi martedì sera nella Rose Garden della Casa Bianca, gli è stata conferita, alla memoria, la Freedom Medal, un’importante onorificenza.

Chi Era Charlie Kirk

Fondatore di Turning Point nel 2012, all’età di 18 anni, Kirk è stato un punto di riferimento per i giovani conservatori, con un’organizzazione che conta 250.000 membri tra studenti universitari e delle scuole superiori. Ha accumulato un impressionante capitale attraverso i suoi podcast e i suoi libri, tra cui «la Dottrina MAGA». Solo nel 2023 ha raccolto 92 milioni di dollari tramite donazioni, investendo risorse nella rielezione di Trump, e mantenendo legami stretti con figure di spicco come Don Junior, il figlio del presidente. Durante il gala per l’insediamento di Trump, Kirk è stato descritto come «una delle vere rock star del nostro movimento».

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