Riapertura del valico di Rafah: riprende la missione italiana con i Carabinieri per il monitoraggio dei transiti

10.10.2025 13:45
Riapertura del valico di Rafah: riprende la missione italiana con i Carabinieri per il monitoraggio dei transiti

Riapertura del valico di Rafah il 14 ottobre: inizia il rilascio degli ostaggi

Il 14 ottobre, il valico tra Gaza ed Egitto sarà riattivato in entrambe le direzioni, segnando l’avvio delle operazioni di rilascio di ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha confermato che sono state garantite le condizioni di sicurezza necessarie, e la missione Eubam riprenderà, riporta Attuale.

La missione italiana al valico di Rafah, cruciale punto di transito tra Striscia di Gaza ed Egitto, riprende nell’ambito dell’operazione europea Eubam Rafah. Crosetto ha autorizzato il generale Luciano Portolano, capo di Stato Maggiore della Difesa, a riattivare la missione «con le medesime modalità di gennaio 2025» dopo una valutazione positiva delle condizioni di sicurezza condotta dal Comando Operativo di Vertice Interforze, in coordinamento con la Farnesina.

L’apertura graduale del valico e operazioni umanitarie

Il valico, chiuso da mesi, riaprirà il 14 ottobre 2025, «nel rispetto dell’accordo Trump», ha dichiarato il ministro, «in coordinamento fra Unione Europea e le parti coinvolte». L’apertura avverrà in modo alternato, permettendo passaggi verso l’Egitto e ingressi verso Gaza. Crosetto ha anche annunciato che, a partire da domenica 12 ottobre, inizieranno le operazioni di rilascio degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi, parte di un pacchetto di intese raggiunte con mediazione internazionale.

Aiuti e sicurezza

Sul fronte logistico, Israele «sta provvedendo a ripristinare in tempi brevissimi la funzionalità dell’infrastruttura del valico», ha spiegato il ministro. Ventures circa 600 camion di aiuti umanitari al giorno saranno diretti verso la Striscia, in aggiunta agli altri punti di transito. Il passaggio delle persone, attualmente riservato ai soli casi di emergenza, sarà esteso a chiunque desideri attraversare il confine, «previo accordo con le autorità israeliane ed egiziane», ha chiarito Crosetto.

L’impegno italiano e europeo

La missione Eubam Rafah, sotto l’egida europea, è tesa al monitoraggio e alla sicurezza del confine. La missione ha lo scopo di facilitare il transito di civili e aiuti nel rispetto degli accordi internazionali. In precedenza, la componente italiana, composta da Carabinieri specializzati, aveva sospeso le sue operazioni per motivi di sicurezza. «Il nostro contributo – ha concluso Crosetto – è volto a garantire la sicurezza dei transiti e a sostenere gli sforzi diplomatici per la pace e la tutela dei civili».

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