Scandalo di Ricatto a Luci Rosse: Indagini su Politici di Fratelli d’Italia
Un nuovo sviluppo scuote il caso del ricatto a luci rosse nei confronti dell’ex consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Tommaso Cocci. La procura di Prato, guidata da Luca Tescaroli, ha ottenuto il via libera per perquisire i locali di un collega di partito di Cocci, Claudio Belgiorno, e di Andrea Poggianti, avvocato e vicepresidente di centrodestra del consiglio comunale di Empoli, entrambi indagati per revenge porn e diffamazione. Sono accusati di aver orchestrato un piano di intimidazione tramite lettere anonime indirizzate a vari esponenti di FdI, inclusa la deputata pratese Chiara La Porta, dal mese di ottobre 2024 fino all’inizio di settembre 2025, riporta Attuale.
Le missive contenevano una foto di Cocci nudo, scatto che l’ex consigliere ha confessato di aver condiviso su un account social poi disattivato. Rimane da chiarire come gli indagati siano riusciti a ottenere l’immagine. Le lettere includevano gravi accuse nei confronti di Cocci, che andavano dalla partecipazione a festini gay con minorenni all’uso di droghe, fino a presunte affiliazioni massoniche e alla gestione di cause come prestanome per cinesi. Cocci stesso ha riconosciuto di fare uso di droghe leggere e di essere affiliato alla loggia Sagittario, sebbene affermi di essere “in sonno” da giugno. È stato lui a sporgere denuncia, rivelando un screenshot di una chat Telegram incluso nelle lettere e indicando Poggianti come coinvolto. Ha anche descritto gli attriti di lunga data con Belgiorno, il quale tentava di scattargli foto all’uscita dalla loggia e avrebbe mostrato a un esponente del PD un’altra immagine compromettente di Cocci.
Il rapporto tra Cocci e Belgiorno si era deteriorato ulteriormente dopo indagini su Belgiorno per presunti illeciti legati a gettoni di presenza. Entrambi erano aspiranti candidati alle prossime elezioni regionali, fissate per il 12-13 ottobre, con una campagna di manifesti già avviata in città. Tuttavia, ieri, Cocci ha annunciato il suo ritiro, motivandolo con la necessità di dedicarsi a se stesso e di essere una persona onesta. Il candidato di centrodestra alla presidenza, Alessandro Tomasi, ha sottolineato l’importanza di avere “liste pulite, senza indagati”. In caso di vittoria, La Porta, capolista, lascerà il suo posto alla Camera. Nel frattempo, la procura continua le indagini, ora focalizzando l’attenzione sulla loggia massonica.
Laura Natoli