Ricerche sotto la Casa del Jazz di Roma nel caso della scomparsa del giudice Paolo Adinolfi

13.11.2025 11:45
Ricerche sotto la Casa del Jazz di Roma nel caso della scomparsa del giudice Paolo Adinolfi

Roma, 13 novembre – La Casa del Jazz di Roma è diventata il centro delle indagini sul caso di Paolo Adinolfi, un mistero che perdura da 31 anni. Dalla mattina di oggi, gli investigatori stanno utilizzando cani molecolari per esaminare le gallerie sottostanti lo spazio culturale di via Cristoforo Colombo, un luogo sorto su un bene confiscato alla criminalità organizzata, precedentemente di proprietà di Enrico Nicoletti, cassiere della banda della Magliana. La decisione di avviare gli scavi è stata presa dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura, alimentando l’ipotesi che i resti del giudice, scomparso misteriosamente nel 1994, possano trovarsi in questa zona, insieme a armi utilizzate dalla banda. Non si esclude nemmeno l’esistenza di un vero e proprio tesoro della Magliana. Le forze dell’ordine, inclusi Carabinieri e polizia, stanno ispezionando aree mai esplorate prima. “Ora non possiamo fare altro che aspettare, non mi sento di dire altro,” ha commentato l’avvocato Lorenzo Adinolfi, figlio del giudice scomparso, riporta Attuale.

Le ricerche in diretta tv

Il prefetto Lamberto Giannini ha affermato: “È necessario fare una verifica” sotto alla Casa del Jazz, “non perché si stia cercando in particolare qualcosa”, ma perché “si ha avuto notizia che nel bene confiscato alla Banda della Magliana ci sta questa parte, una galleria che è stata tombata, non conosciuta ed è giusto verificare cosa ci sia dentro.”

Le forze dell’ordine sono state coinvolte perché “se dovesse esserci qualcosa” in questo tunnel chiuso da ben 30 anni, è opportuno che venga preso in consegna. Al momento, secondo quanto si apprende, non esiste alcuna delega alle indagini da parte dei pm della Capitale.

Il cold case di Paolo Adinolfi

Le indagini su Adinolfi sono state sempre attive. Il magistrato, scomparso il 2 luglio 1994, aveva comunicato che sarebbe tornato a casa per pranzo. Negli anni si sono formulate molte ipotesi riguardo ai motivi della sua scomparsa, in particolare considerando che precedentemente aveva gestito casi significativi nella sezione Fallimentare.

Un mistero lungo 31 anni

Nonostante l’inchiesta sulla sua sparizione sia stata archiviata, permangono molti misteri. Diverse testimonianze indicano che Adinolfi fu visto su un autobus mentre in realtà era uscito di casa in automobile, veicolo poi rinvenuto al Villaggio Olimpico. Ulteriori elementi riguardano la presenza di un giovane sconosciuto negli uffici giudiziari di piazzale Clodio accanto a lui. Tra le varie ipotesi formulate, vi è quella di un legame tra la scomparsa del giudice e la sua gestione delle pratiche relative al fallimento della Fiscom, che ha visto Enrico Nicoletti condannato, e anche alla Ambra Assicurazioni. Si è ipotizzato che il giudice potesse essere sepolto in una proprietà di Nicoletti, simile a quella attuale Casa del Jazz, dove oggi sono in corso gli scavi.

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