Rinvio a giudizio di Maurizio Fugatti per l’uccisione dell’orso M90 a Milano

08.11.2025 19:55
Rinvio a giudizio di Maurizio Fugatti per l'uccisione dell'orso M90 a Milano

La legge Brambilla: un cambiamento storico per la protezione degli animali

Milano, 8 novembre 2025 – “La legge Brambilla riscrive la storia, cambiando lo status di tutti gli animali e la percezione della gravità dei reati commessi a loro danno”. Così, a margine dell’evento “Legge Brambilla: una riforma storica sui reati contro gli animali”, in corso questa mattina a Milano, l’onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli animali e dell’Ambiente, commenta la notizia dell’imputazione coatta a Maurizio Fugatti, presidente della Provincia autonoma di Trento, per l’uccisione dell’orso M90, riporta Attuale.

La deputata evidenzia che la riforma sta cambiando radicalmente lo status di tutti gli animali, riconoscendoli come esseri senzienti e portatori di diritti. Questo porta a una maggiore severità nella valutazione di reati commessi contro di loro. Nel caso specifico, la violenza dell’uccisione non viene attenuata dalla legalità apparente del decreto, poiché l’orso è stato colpito da due proiettili che hanno causato una lunga agonia, senza nemmeno la presenza di un veterinario come previsto dalle normative.

Fugatti dovrà affrontare il processo per violazione dell’art. 544 bis del codice penale, che punisce l’uccisione di animali con crudeltà, con pene che possono arrivare fino a 4 anni di reclusione e multe di 60.000 euro. “Fugatti è considerato responsabile di una morte crudeltosa e non necessaria”, sottolinea Brambilla.

In aggiunta, saranno indagati due funzionari coinvolti nell’abbattimento, a dimostrazione che la legge Brambilla applica rigidamente il principio che la crudeltà non può essere giustificata da alcun interesse pubblico. “La Provincia non può disporre degli animali come se fossero beni privati. Questo rinvio a giudizio rappresenta un importante segnale di cambiamento”, afferma la parlamentare.

Il successo della legge dipende dall’impegno di vari attori, tra cui magistrati, forze dell’ordine e veterinari, come osserva Brambilla, che ricorda l’importanza della loro responsabilità nel garantire l’applicazione della legge.

“Negli ultimi vent’anni, come presidente di un’associazione di volontariato animalista, sono consapevole che qualsiasi riforma richiede l’impegno collettivo”, aggiunge Brambilla, evidenziando come la legge Brambilla accordi una protezione penale diretta a tutti gli animali, ponendo l’Italia all’avanguardia in Europa nel rispetto dei diritti degli animali.

Il generale della Guardia di Finanza, Roberto Esposito, ha sottolineato l’importanza della riforma nel contrasto al traffico di animali e la prospettiva operativa migliorata per la gestione degli esemplari sequestrati. Di fronte a numerosi sequestri negli ultimi mesi, il generale dei Carabinieri forestali della Lombardia, Benito Castiglia, ha parlato di un incremento dell’attività preventiva, attribuendo il merito delle recenti diminuzioni di reati alla nuova normativa e all’inasprimento delle sanzioni.

L’avvocato Mario Zanchetti, esperto di diritto penale, ha definito la legge Brambilla un passo necessario e non solo simbolico, sottolineando l’effettivo miglioramento della tutela degli animali. Anche Diana Cerini, professoressa di diritto comparato, ha chiesto coraggio al legislatore per affrontare anche il diritto civile in modo coerente con la nuova legge.

Margherita Pittalis, esperta di diritto privato, ha parlato del crescente riconoscimento della soggettività animale nel sistema giuridico, mentre interventi da parte di figure significative nel settore veterinario hanno rimarcato il ruolo cruciale dei veterinari nella certificazione dei maltrattamenti.

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