A ottobre, secondo le stime preliminari, l’inflazione risale a di quasi un punto percentuale. Calano i prezzi dell’energia
Torna a salire l’inflazione in Italia. A ottobre, secondo le stime preliminari, l’inflazione risale a di quasi un punto percentuale seppure in un quadro di stabilità congiunturale, rispetto al +0,7% del mese precedente e sotto il +1% atteso dagli analisti. Nel mese che si è appena concluso, l’inflazione di fondo resta a +1,8 per cento.
Su i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona
Secondo un commento dell’Istat ai primi dati preliminari, gli andamenti settoriali appaiono, tuttavia, differenziati. A ottobre i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona – il cosiddetto ‘carrello della spesa’ – accelerano su base tendenziale (da +1,0% a +2,2%), come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +0,5% a +1,0%). Al contrario, i prezzi dei beni energetici accentuano il calo su base annua (-9,1% da -8,7%), nonostante l’aumento congiunturale della componente regolamentata. In decelerazione sono infine i prezzi dei servizi ricreativi e culturali (+3,6% da +4,0%) e dei trasporti (+2,8% da +2,4%).
In Italia i prezzi sono aumentati meno che in altri paesi
Non solo l’Italia registra un aumento dei prezzi nell’Eurozona. L’inflazione annua nell’area euro è salita al 2% in ottobre, rispetto all’1,7% di settembre, in calo dal +2,9% di ottobre 2023. Stando a quanto comunicato dall’Eurostat, rispetto a ottobre 2023 in Italia i prezzi in un anno sono aumentati meno che in Germania (2,4%), Francia (1,5%) e Spagna (1,8%). L’ufficio statistico europeo indica un’inflazione più alta in Belgio, dove potrebbe essere registrato un tasso del 4,7%.
Nell’analisi per settore, i prezzi dell’energia continuano a calare, con una riduzione del 4,6% su base annua, più bassa di quella registrata a settembre (-6,1%). Per i generi alimentari a ottobre sembra invece riconfermarsi una crescita del 2,7%, la stessa di settembre.