Rischi legati alla lebbra: allerta in Europa ma poca preoccupazione in Italia
Roma, 16 dicembre 2025 – Negli ultimi giorni alcuni casi di lebbra segnalati in Romania e Croazia hanno riportato l’attenzione su una malattia che, sebbene considerata dalle più lontane origini, necessita di un monitoraggio costante. Nel 2024, l’Oms ha segnalato circa 173mila nuovi casi di lebbra, quasi tutti al di fuori dell’Europa. Massimo Ciccozzi, epidemiologo del Campus Bio-Medico di Roma, ha cercato di ridimensionare l’allarmismo: “Sia in Croazia sia in Romania parliamo di segnalazioni comparse dopo trent’anni, nel primo caso, e addirittura 44 anni nel secondo”, riporta Attuale.
Il contagio della lebbra, o morbo di Hansen, avviene principalmente attraverso le secrezioni respiratorie, ma richiede un contatto stretto e prolungato con una persona infetta. In Italia, secondo Ciccozzi, è fondamentale focalizzarsi su un’analisi globale e non limitarsi solo alla situazione interna: “Dobbiamo dotarci di sistemi di sorveglianza sempre più efficienti”, ha affermato, aggiungendo che in Italia ci sarebbero meno di dieci casi all’anno, quasi sempre importati.
La recente scoperta di casi in Romania e Croazia ha portato a riflessioni sull’epidemiologia del morbo. In Romania, i casi hanno coinvolto lavoratrici di un centro massaggi, mentre in Croazia si è trattato di un caso isolato riguardante un lavoratore nepalese. Queste informazioni hanno suscitato un significativo interesse mediatico, in particolare per il carattere visivo della malattia, che si manifesta con macchie cutanee evidenti e ulcerazioni.
In termini di prevenzione, l’epidemiologo ha suggerito che l’uso della mascherina in luoghi affollati può contribuire a ridurre la trasmissione non solo della lebbra, ma anche di altre malattie respiratorie. In Italia, la malattia non è considerata endemica, ma richiede comunque attenzione e un efficiente monitoraggio epidemiologico, specialmente nei centri di migrazione.
Ciccozzi ha sottolineato l’importanza di una diagnosi tempestiva e ha ribadito che la lebbra è una malattia curabile grazie a una polichemioterapia efficace. Tuttavia, ha avvertito che il trattamento può durare da sei mesi fino a due anni, a seconda della gravità della condizione. “Non dobbiamo allarmarci, ma è essenziale mantenere alta la vigilanza”, ha concluso l’epidemiologo, evidenziando che la lebbra, sebbene rara, non deve essere sottovalutata nell’attuale contesto di mobilità globale.