L’ex presidente di Regione Lombardia ha assunto il ruolo di presidente onorario del movimento Pim, mostrando un atteggiamento ambivalente nei confronti della politica. «Con la riabilitazione non avrò problemi: se voglio, potrò correre. Per il momento resto fermo e non mi candido, ma per prudenza dico: “Mai dire mai”», ha affermato. Tuttavia, ha espressamente richiesto di non scrivere che intende rientrare in politica. La gente continua ad avvicinarlo, esprimendo affetto e sostegno, e non ha mai dubitato della sua innocenza, come ha dichiarato a Lorenzo Giarelli sul Fatto Quotidiano, riporta Attuale.
Il non ritorno di Formigoni
Formigoni ha tenuto a chiarire che «non intendo tornare in politica né fondare un partito. La mia è solo una consulenza, un incarico onorifico.» Per diversi anni, ha collaborato con Esaarco (Confederazione degli esercenti di agricoltura, artigianato e commercio) e il movimento «Per un’Italia Migliore» è nato da tale esperienza. Sottolinea che vi sarà un presidente reale e che lui offrirà semplicemente supporto, evidenziando l’importanza di impegnarsi in un contesto di scarsa partecipazione politica. «Ricevo sempre affetto. Non solo dai dirigenti di partito, ma anche dalla gente comune. Fin dall’inizio, non hanno mai creduto alla mia colpevolezza. Sa che nei primi 5 mesi in carcere ho ricevuto 4 mila lettere? Lettere autentiche, non solo frasi di sostegno. Le ho tutte conservate», ha aggiunto con nostalgia.
Tutti lo vogliono
Formigoni ha accennato a una sorta di «minaccia», affermando: «La vicinanza del popolo l’ho sempre sentita. La gente mi esprime sempre apprezzamento e affetto. Solo in pochi mi hanno voltato le spalle, e ricordo perfettamente tutti i nomi». Inoltre, ha specificato che il nuovo movimento non compete con Forza Italia, bensì si riferisce al centrodestra, con l’intento di offrire suggerimenti senza nuocere ai partiti esistenti.
I leader di destra
Riferendosi ai leader del centrodestra, ha fatto sapere di aver mantenuto contatti con Antonio Tajani, Ignazio La Russa e Maurizio Lupi. Su Giorgia Meloni ha dichiarato di non averla sentita da tempo e ha evitato di entrare nei dettagli, esprimendo la propria volontà di continuare a leggere e approfondire le questioni politiche. «Non ho creato un movimento per candidarmi. Pim non è il “mio” movimento. Nel 2025 e nel 2026 non ci sono elezioni che mi riguardano. Nel 2027 ci saranno le Amministrative a Milano, ma non ho molta voglia di fare il consigliere comunale. Ci sono però le Politiche e le Regionali, e con la riabilitazione non avrò problemi: se voglio, potrò correre. Attualmente, rimango fermo e non mi candido, ma per prudenza dico: “Mai dire mai”».