La salute degli italiani: una prospettiva controversa di Rosy Bindi
Rosy Bindi, ex ministra della Sanità, propone un cambio di prospettiva sulla salute nazionale, affermando che gli italiani stanno bene. Secondo la politica, tra le fondatrici del Pd, le statistiche di longevità e le percentuali di guarigione dai tumori mostrano che il nostro sistema sanitario ha numerosi punti di forza. Tuttavia, avverte che il Servizio Sanitario Nazionale è oggi gravemente a rischio, a causa di liste d’attesa crescenti, della carenza di personale e delle disuguaglianze territoriali, riporta Attuale.
Il suo ultimo libro, Una sanità uguale per tutti, evidenzia come la situazione si sia deteriorata dall’istituzione del Ssn nel 1978 fino agli effetti della pandemia di Covid-19. Bindi sottolinea che la crisi è il risultato di un sottofinanziamento cronico e della fuga di medici e infermieri verso la sanità privata. Le conseguenze sono evidenti, con liste d’attesa sempre più lunghe e difficoltà nel garantire prestazioni sanitarie adeguate.
Nel 2023, gli italiani hanno speso 176 miliardi di euro per la salute, dei quali tre quarti provengono dalle tasse versate al fondo sanitario nazionale. La questione del finanziamento è cruciale, specialmente quando si considera il sistema ibrido che negli ultimi vent’anni ha amalgamato pubblico e privato, rendendo difficile la gestione dei servizi. Bindi accusa il sistema delle tariffe di non essere stato aggiornato come avrebbe dovuto, causando ripercussioni negative sulla capacità di rispondere ai bisogni dei cittadini.
L’ex ministra sottolinea la necessità di tornare a una sanità che si concentri sulla cura delle fragilità umane, piuttosto che sulla massimizzazione del profitto. Richiamando le parole di Papa Francesco, afferma che la sanità pubblica deve rimanere basata su principi di universalità, equità e solidarietà, elementi fondamentali che oggi si trovano a rischio. Bindi insiste sulla necessità di preservare e potenziare questo sistema, che rappresenta un servizio essenziale per il popolo italiano.
Simone Arminio
