Rutte alla guida della Nato: chi è il ‘frugale’ del “niente soldi agli italiani” e nemico di Putin

01.10.2024
Rutte alla guida della Nato: chi è il 'frugale' del "niente soldi agli italiani" e nemico di Putin
Rutte alla guida della Nato: chi è il 'frugale' del "niente soldi agli italiani" e nemico di Putin

Il premier olandese sarà il nuovo Segretario generale dell’Alleanza atlantica. Acerrimo avversario della Russia è un alleato di ferro degli Usa. E un nemico della spesa pubblica eccessiva (ma non di quella per la difesa)

Mark Rutte ha ufficialmente preso le redini della Nato. Il passaggio di consegne con il Segretario generale uscente, Jens Stoltenberg, è avvenuto oggi (primo ottobre) al quartier generale dell’Alleanza atlantica a Bruxelles, durante una riunione del Consiglio Atlantico, l’organo politico che riunisce gli ambasciatori dei Paesi membri. Il 65enne Stoltenberg ha aperto la riunione e il 57enne Rutte l’ha conclusa.

“Ha le qualità e l’esperienza per svolgere il suo lavoro in modo eccellente”, aveva detto il Segretario uscente nella sua ultima conferenza stampa nel ruolo che ha ricoperto per ben 10 anni. I due si conoscono bene perché in qualità di premier Rutte ha rappresentato i Paesi Bassi ai vertici della Nato negli ultimi 14 anni, ma ha avuto rapporti con Stoltenberg anche quando quest’ultimo era premier norvegese prima di assumere l suo incarico all’Alleanza.

Da noi Rutte è conosciuto come il ‘frugale’, l’uomo che ai suoi sostenitori prometteva di non dare più soldi agli italiani. Nel suo Paese è invece conosciuto come “Teflon Mark”, per la sua capacità di non essere mai scalfito dagli scandali, che come in una padella antiaderente non gli restano mai attaccati addosso.

Le priorità e il rischio Trump

Rutte ha già indicato le tre priorità del suo mandato quadriennale: il sostegno all’Ucraina, “la massima priorità”, il rafforzamento della “nostra difesa collettiva” e, infine, lo sviluppo dei partenariati internazionali che la Nato ha già stabilito con Paesi terzi. Ma soprattutto per quanto riguarda sostegno all’Ucraina e spese per la Difesa gli occhi della Nato sono puntati sugli Stati Uniti, dove una vittoria di Donald Trump alle elezioni del prossimo novembre potrebbe fare cambiare drammaticamente gli equilibri e la linea dell’Alleanza.

“Non sono preoccupato. Conosco molto bene entrambi i candidati e ho lavorato con Donald Trump per quattro anni”, ha dichiarato Rutte. L’olandese ha incontrato Donald Trump in diverse occasioni e gli ha tenuto testa in un incontro a Washington nel 2018. Ha conquistato la sua fiducia anche riconoscendo che aveva ragione a sottolineare la necessità di una maggiore condivisione degli oneri all’interno della Nato tra americani ed europei, guadagnandosi anche il soprannome di ‘Trump whisperer‘, il sussurratore all’orecchio di Trump, per la sua capacità di avere ottime relazioni anche con il rissoso ex presidente.

Avversario della Russia

Il liberale Rutte, è stato uno dei principali fautori del sostegno europeo all’Ucraina nella guerra contro la Russia di Vladimir Putin. Il governo olandese ha dato a Kiev 2,63 miliardi di euro di aiuti militari e ha promesso altri 2 miliardi per il 2024. “L’Ucraina deve vincere questa battaglia. Per la loro sicurezza e per la nostra”, ha affermato. Ex leader del popolari Vvd, ‘Teflon Mark’ è stato tra coloro che hanno spinto di più per fare sì che a Kiev fossero forniti jet da combattimento F-16, una decisione descritta dal presidente Volodymyr Zelenskiy come “storica” durante un viaggio nei Paesi Bassi.

L’avversione di Rutte verso la Russia di Putin risale al 2014, quando un aereo di linea fu abbattuto sui cieli dell’Ucraina, un attacco che Amsterdam attribuisce ai separatisti sostenuti da Mosca, e che causò la morte di 298 persone, di cui 196 olandesi. La guerra “non si fermerà all’Ucraina se non lo fermiamo ora. Questa guerra è più grande dell’Ucraina stessa. Si tratta di sostenere lo stato di diritto internazionale”, ha dichiarato alle Nazioni Unite nel settembre 2022, sette mesi dopo l’inizio dell’invasione.

Alleato degli Usa

Tra i primi a sostenere la candidatura di Rutte alla guida della Nato ci sono stati gli Stati Uniti di Joe Biden, a cui il futuro Segretario generale ha dimostrato più volte di essere un fedele alleato. E lo ha fatto anche a discapito della propria economia. Come quando ha accettato di seguire Washington nel limitare la vendita di semiconduttori avanzati e di apparecchiature per la produzione di chip alla Cina. Una decisione pessima per gli affari dell’azienda olandese Asml Holding NV, produttrice dei sistemi di litografia per chip più avanzati al mondo, e che proprio nel gigante asiatico aveva il 15% del suo fatturato.

Il frugale

In Europa Rutte è invece conosciuto per le sue posizioni rigide sui conti pubblici. Quelli del suo Paese ma anche quelli degli altri Stati membri, soprattutto quelli mediterranei come l’Italia. La sua intransigenza lo ha portato a diventare il leader del cosiddetto gruppo dei ‘frugali’, i fautori dell’austerità, battendo anche la Germania. Una volta si presentò ai negoziati sul bilancio dell’Ue con una biografia di Frédéric Chopin per superare la notte perché “cos’altro c’è da fare”, disse sprezzante facendo capire che non avrebbe ceduto di un millimetro sulle sue posizioni.

Anche la cancelliera Angela Merkel si sarebbe irritata per il suo comportamento. Ma di fatto in questo modo Rutte è riuscito a ritagliare alla piccola Olanda, Paese di soli 17 milioni di abitanti, un ruolo superiore a quello che aveva in passato. L’unica spesa pubblica eccessiva che ha ammesso è stata quella per la Difesa, che sotto la sua guida in Olanda è arrivata oltre l’obiettivo del 2% prescritto dalla Nato.

Stile di vita semplice

E con queste posizioni è anche riuscito a mantenere il consenso della sua popolazione, diventando il premier che è rimasto in carica più a lungo: ben 14 anni. Durante la pandemia è stato tra gli ultimi a imporre misure restrittive in Europa, affidandosi inizialmente quasi solo alla disciplina degli olandesi. 

A loro è sempre piaciuto anche lo stile di vita questo 57enne, non sposato, noto per andare al lavoro in bicicletta (o alla guida di una vecchia Saab quando ha fretta) e che anche ai Consigli europei a Bruxelles arriva solitamente camminando dal suo albergo, e non in auto blu come tutti gli altri. Rutte fa da solo la spesa al supermercato e vive nella stessa zona de L’Aia in cui è cresciuto, in una casa che ha comprato con gli amici quando era studente. Abitudini da vero ‘frugale’, ma che probabilmente come Segretario generale della Nato dovrà abbandonare.

Lascia un commento

Your email address will not be published.