Sandra Cisneros e le manifestazioni a Los Angeles: «Gli immigrati lavorano duramente, ma devono rimanere nell’ombra. Io vivo in …

13.06.2025 08:55
Sandra Cisneros e le manifestazioni a Los Angeles: «Gli immigrati lavorano duramente, ma devono rimanere nell'ombra. Io vivo in ...

La Voce di Sandra Cisneros: Un Testimone delle Incertezze Attuali

Sandra Cisneros ha sempre vissuto in un equilibrio instabile tra due culture, senza sentirsi completamente parte né dell’una né dell’altra: Stati Uniti e Messico. Da una parte, c’è il paese dove è nata settant’anni fa, mentre dall’altra, la patria ancestrale della sua famiglia. Dopo aver raggiunto un’importante carriera nella letteratura chicana, con opere come La casa di Mango Street, pubblicata nel 1984 e recentemente riproposta in Italia da La nuova frontiera, Cisneros ha scelto di stabilirsi in Messico, considerando questo luogo come significativamente più sicuro rispetto agli Stati Uniti. «Qui mi sento più protetta», ha dichiarato in un’intervista, riporta Attuale.

Contattata telefonicamente, ci ha condiviso le sue impressioni sulle recenti proteste che sono iniziate a Los Angeles, amplificatesi anche in altre città, dopo l’arresto di 150 immigrati da parte delle forze di sicurezza. Questo evento ha provocato la reazione di Donald Trump, che ha schierato la Guardia Nazionale e i Marines per affrontare la situazione.

Che significa vivere con la costante paura di perdere un familiare per espulsioni forzate? «Questi giorni sono pieni di tristezza per me. Da lontano, osservo la frustrazione dei miei compagni, non solo a Los Angeles, ma anche nella mia seconda città natale, San Antonio, Texas, e a Chicago. Queste persone vivono in uno stato di ansia mai visto prima. È qualcosa che non avrei mai pensato di dover affrontare. Per capire Trump, devo immaginarlo come un bambino, per trovare un po’ di umanità in lui. Sembra un ragazzo che, dopo essere stato bullizzato, usa la sua forza contro i più deboli», ha spiegato Cisneros, rivelando il suo punto di vista sul tema dell’immigrazione.

Qual è stata la sua reazione alle manifestazioni per la difesa di chi è stato arrestato? «Mi ha colto un profondo sconforto. Mi sento impotente a seguire i fatti che accadono in Messico. Ho l’impressione che la nostra presidente, Claudia Sheinbaum, non stia facendo abbastanza per opporsi a queste espulsioni. Los Angeles è una città multiforme, ma la presenza messicana è predominante. Questa città è la nostra casa», ha affermato, esprimendo la sua connessione emotiva con la comunità.

Molti degli arrestati e dei manifestanti contribuiscono significativamente all’economia americana. Spesso sono lavoratori sfruttati, privi di status legale, ma con bambini nati e cresciuti negli Stati Uniti. «Gli immigrati irregolari hanno paura di manifestare. Questo è il dramma nel dramma: migliaia di persone vivono in stati di ansia, cercando rifugi virtuali per fuggire dall’Ice. Mi sveglio spesso col cuore pesante. Sto svolgendo il mio ruolo? Dove dovrei trovarmi adesso? Qual è la mia responsabilità come artista? Trump ha diffuso la paura tra la popolazione americana, dipingendo gli immigrati come criminali. Chi vive in queste comunità sa che sono famiglie che lavorano duramente ogni giorno. Penso a mio fratello, sposato con una donna messicana che non ha ancora la possibilità di ottenere un permesso di soggiorno», ha chiarito Cisneros, mettendo in luce le questioni sociali legate all’immigrazione.

Perché Trump ha una tale ossessione per l’immigrazione? «Insegue un capro espiatorio, alimentando la paura», ha risposto. Commentando l’intervento della Guardia Nazionale e dei Marines, ha paragonato la situazione a «uno spettacolo di King Kong, dove la potenza viene ostentata per dimostrare la forza». La sua analisi mette in evidenza le dinamiche politiche e sociali che attualmente caratterizzano la vita degli americani di origine latina e il loro impegno nel difendere i propri diritti.

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