Roma, 3 ottobre 2025 – Uno sciopero che coinvolge vari settori, dalla scuola ai trasporti fino alla sanità, accende il conflitto politico in Italia. La Premier Giorgia Meloni esprime rammarico per il giorno prescelto, augurandosi “che lo sciopero non fosse proprio di venerdì perché il weekend lungo e la rivoluzione non stanno insieme”, mentre il segretario della Cgil Maurizio Landini controbatte accusando Meloni di “offendere” e sottolineando la necessità di rispetto, riporta Attuale.
“Illegittimo”
La commissione di garanzia ha definito lo sciopero “illegittimo”, citando una violazione dell’obbligo di preavviso. Ha comunicato ai sindacati che il mancato adeguamento comporta l’apertura di un procedimento di valutazione. Tuttavia, Landini ha risposto che “lo sciopero è legittimo perché rispetta la legge 146” e ha annunciato che impugneranno la delibera, inclusi eventuali sanzioni. I sindacati stanno preparando un ricorso al giudice del lavoro, ma c’è il rischio di una multa di 50mila euro, che ricadrebbe sulle organizzazioni sindacali e non sui lavoratori.
Lo sciopero
Lo sciopero è iniziato ieri sera alle 21, coinvolgendo Fs, Trenitalia, Trenitalia Tper, Trenord, e anche le autostrade. Medici e infermieri hanno cominciato la loro astensione dal lavoro oggi. I vigili del fuoco si asterranno per quattro ore, mentre il settore scolastico subirà un impatto significativo, con i dirigenti scolastici autorizzati a chiudere le istituzioni se il servizio non può essere garantito. Il generale sciopero è stato proclamato da Cgil e Usb con oltre 100 cortei previsti in tutta Italia.
I cortei e le polemiche
A Roma, il corteo partirà da piazza Vittorio per concludersi in piazza dei Cinquecento. A Milano, la manifestazione inizierà da Porta Venezia e si concluderà in piazza Leonardo da Vinci. Landini ha dichiarato: “Vedrete piazze talmente piene che la gente non saprà dove andare. Non stiamo zitti quando i governi decidono di spendere centinaia di miliardi per armarsi”. Tuttavia, il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha acceso il dibattito sostenendo che “non esiste il diritto al caos con uno sciopero a sorpresa”, annunciando la possibilità di considerare la precettazione e modifiche legislative per inasprire le sanzioni. Il ministero ha precisato, però, che “in questo momento non sono utili prove di forza con i sindacati”.
La premier e la rivoluzione
L’attacco della premier Meloni, avvenuto durante il vertice della Comunità politica europea a Copenaghen, è stato particolarmente duro: “Il popolo italiano affronterà nei prossimi giorni, temo, diversi disagi per una questione che mi pare c’entri poco con la vicenda palestinese e c’entri molto con le questioni italiane. Dai sindacati mi sarei aspettata che almeno su una questione importante non avessero indetto uno sciopero generale di venerdì, perché il weekend lungo e la rivoluzione non stanno insieme”. La replica di Elly Schlein a Montecitorio è stata incisiva: “Giù le mani dal diritto di sciopero. L’Italia è migliore di chi la governa in questo momento”, invitando Meloni a “mollare la clava e provare a fare la presidente del Consiglio di questo Paese”.
I rimborsi
Per i viaggiatori dei treni, coloro che desiderano annullare il loro viaggio possono richiedere il rimborso del biglietto acquistato fino all’orario di partenza del treno riservato per Intercity e Frecce, e fino a mezzanotte del giorno precedente per i treni regionali. In alternativa, sono disponibili opzioni per riprogrammare il viaggio.