La triste vicenda vede protagonista una 81enne napoletana invalida che da mesi, insieme ai figli, rimbalza tra Inps e Agenzia delle Entrate per trovare una soluzione. “Quei soldi servono per spese e medicinali”
Ha la pensione bloccata da cinque mesi, un debito con l’Inps di oltre 22mila euro e rischia di finire anche nelle “grinfie” dell’Agenzia delle Entrate. Questa è la triste realtà che sta vivendo una 81enne napoletana, vedova e parzialmente cieca alla quale hanno rubato l’identità mettendo in atto una truffa. Truffa che è stata scoperta proprio dopo il blocco da parte dell’Inps dell’assegno sociale.
La signora Luisa (nome di fantasia) lo scorso mese di agosto si è recata come le altre volte presso l’ufficio postale del suo quartiere a nord di Napoli per ritirare la pensione, accompagnata dal figlio. Ed è stato proprio in quel momento che è arrivata la doccia fredda: parte della pensione non era stata accreditata sul libretto postale.
L’ottantunenne ha diritto a circa 770 euro di pensione sociale e circa 220 euro di invalidità civile per una parziale cecità. Ad agosto, invece, risultava accreditata solo la parte di pensione relativa all’invalidità: la prestazione le venne riconosciuta nel 2019 a seguito di gravi problemi riportati agli occhi.