Siria: l’amministrazione Trump solleva preoccupazioni per i ripetuti attacchi israeliani
L’amministrazione Trump manifesta preoccupazioni riguardo ai ripetuti attacchi di Israele in Siria, avvertendo che tali azioni potrebbero destabilizzare ulteriormente il Paese e compromettere le possibilità di un accordo di sicurezza tra Israele e Siria, riporta Attuale. Due alti funzionari statunitensi hanno segnalato che è fondamentale persuadere il primo ministro israeliano Netanyahu a fermare queste operazioni, avvertendo che la sua insistenza nell’affrontare militarmente la Siria potrebbe portare a conseguenze disastrose per il suo governo.
Nella stessa giornata, martedì 2 dicembre, Trump ha espresso il suo sostegno all’omologo siriano Ahmed al Sharaa tramite un messaggio pubblicato sulla sua piattaforma social Truth. Ha sottolineato l’importanza di mantenere un dialogo aperto e sincero tra Israele e Siria, avvertendo che le azioni aggressive non dovrebbero ostacolare il processo di evoluzione della Siria verso uno Stato prospero.
I funzionari della Casa Bianca hanno chiarito che le recenti operazioni israeliane sono state condotte senza alcun preavviso, suscitando forte indignazione nei confronti della leadership israeliana. Un funzionario ha dichiarato: «I siriani erano furiosi. I loro stessi cittadini chiedevano una rappresaglia perché erano stati uccisi civili siriani».
Le fonti di Axios hanno precisato che, a differenza di precedenti occasioni, Israele non ha avvertito la Siria tramite canali militari riguardo agli attacchi, una pratica che in passato era stata rispettata per evitare escalation dirette. Questa mancanza di comunicazione ha sollevato ulteriori preoccupazioni riguardo le implicazioni per la stabilità regionale e i rapporti tra i due Paesi.
Mah, che situazione assurda… Ma come si fa a pensare che gli attacchi senza preavviso possano aiutare i rapporti tra Israele e Siria?! Sembra che si avvicinino solo a un ulteriore conflitto. E la reazione dei siriani è comprensibile, non c’è nulla di peggio della perdita di civili innocenti. Ma alla fine, chi paga il prezzo di queste decisioni sbagliate?