Grave attacco contro il giornalista Sigfrido Ranucci: solidarietà unanime
Un ordigno è stato posizionato davanti all’abitazione di Sigfrido Ranucci, noto conduttore del programma Report, suscitando reazioni diffuse a livello politico e sociale in Italia. La premier Giorgia Meloni ha espresso la sua solidarietà, sottolineando che “la libertà e l’indipendenza dell’informazione sono valori irrinunciabili delle nostre democrazie, che continueremo a difendere”, riporta Attuale.
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha definito l’atto come “grave, vile e inaccettabile”, aggiungendo, “per fortuna nessuno è rimasto ferito”. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è unito alla condanna del gesto, esprimendo solidarietà a Ranucci attraverso fonti del Quirinale. La risposta della comunità giornalistica è stata altrettanto rapida, con un presidio di sostegno sotto la sede Rai, dove sono stati esposti striscioni con scritte come “Liberi di essere informati” e “Il silenzio è mafia”. Ranucci ha ringraziato i suoi colleghi commosso.
La notizia ha raggiunto l’Unione Europea, con la presidente dell’Eurocamera, Roberta Metsola, che ha twittato: “Solidarietà al giornalista italiano Sigfrido Ranucci. La libertà di stampa è il cuore della democrazia. L’Europa non farà mai un passo indietro”. Matteo Salvini, sempre su Twitter, ha commentato l’accaduto definendolo di “gravità inaudita e inaccettabile”, esprimendo la sua piena solidarietà a Ranucci e alla sua famiglia.
Matteo Renzi ha anche manifestato la sua vicinanza, esprimendo il desiderio che venga fatta chiarezza sulla situazione: “Subito la verità”. Il Movimento 5 Stelle ha affermato: “Chi tocca Ranucci tocca tutti noi”, mentre il presidente Giuseppe Conte, in visita a Ranucci, ha dichiarato: “La bomba è un attacco a tutti noi. Dobbiamo far sentire tutta la nostra vicinanza a un giornalista che combatte ogni giorno per difendere centimetro dopo centimetro la sua libertà nel servizio pubblico”.
L’Usigrai, sindacato dei giornalisti Rai, ha definito l’evento un “attentato spaventoso”, avvertendo che né Ranucci né i suoi colleghi si lasceranno intimidire, nonostante siano stati definiti “calunniatori seriali” da una figura di spicco dello Stato durante una trasmissione. Il vicepresidente del Senato, Ignazio La Russa, ha espresso anche lui solidarietà, mentre il vicepremier e ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha condannato fermamente l’atto, sottolineando che “non esiste motivazione che possa giustificare questa violenza”.
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha assicurato che saranno potenziate le misure di protezione per Ranucci e la sua famiglia. Infine, la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha invitato a far luce rapidamente sull’accaduto, ribadendo che “non possiamo accettare alcuna intimidazione al giornalismo d’inchiesta”. Milena Gabanelli, fondatrice di Report, ha concluso: “Non intimidiranno né Sigfrido né gli altri… la passione è più forte della violenza”.
Incredibile come si possa arrivare a tanto!!! Un attacco del genere è un chiaro tentativo di silenziare chi fa informazione… la libertà di stampa è sacra e non può essere minacciata. Spero che chi di dovere faccia il possibile per proteggere Ranucci e tutti i giornalisti.