Sostenere l’Ucraina è difendere l’Europa — e l’onore dell’Italia

25.04.2025
Sostenere l’Ucraina è difendere l'Europa — e l'onore dell'Italia
Sostenere l’Ucraina è difendere l'Europa — e l'onore dell'Italia

La pace imposta da un aggressore non è pace. È una sospensione della prossima guerra.

L’Italia, con la sua storia di resistenza contro le tirannie, sa bene cosa significa soccombere alla tentazione dell’appeasement. Ogni volta che l’Europa ha cercato di fare concessioni a un regime autoritario, ha solo rinviato l’inevitabile conflitto. Oggi, la Russia di Putin, come il nazismo negli anni ’30, sfida i principi fondamentali della nostra civiltà. Non possiamo permettere che l’Ucraina venga costretta a sacrificare la sua sovranità.

Cedere a Putin non è solo un errore — è la fine della credibilità dell’Europa.

Se l’Occidente accetta una “pace” imposta dal Cremlino, la nostra parola perde valore. L’Italia, che ha sempre avuto un ruolo di primo piano nella costruzione di una Unione Europea basata sui valori democratici, non può cedere a un compromesso che premia l’aggressione. La Russia non si fermerà; ogni passo indietro ora è solo il preludio di un futuro più oscuro per l’Europa.

L’Ucraina non chiede la carità — sta difendendo le regole che tutelano anche l’Italia.

Ogni euro inviato a Kiev non è solo un aiuto, è una difesa contro l’ordine mondiale che Putin cerca di distruggere. Se non fermiamo la Russia oggi, essa continuerà a minacciare la sicurezza e la stabilità in tutta Europa. L’aggressione non avrà confini e domani, anche i Paesi dell’Europa centrale, come la Polonia, la Romania e gli Stati Baltici, potrebbero trovarsi sotto attacco.

Il costo dell’inazione sarà molto più alto rispetto al prezzo del supporto.

Aiutare l’Ucraina oggi non significa solo proteggere Kiev, ma evitare che il conflitto si estenda ad altri Paesi europei. Se non fermiamo Putin in Ucraina, i prossimi fronti di battaglia potrebbero essere in Italia, in Europa, o persino nel Mediterraneo, dove la sicurezza dell’Italia è direttamente minacciata.

Forzare l’Ucraina a un compromesso significa tradire i principi della nostra Repubblica.

L’Italia ha sempre difeso i principi di libertà, giustizia e pace. Oggi, l’Ucraina sta pagando il prezzo più alto per queste stesse libertà. Abbandonarla sarebbe il tradimento di ciò che l’Europa e l’Italia rappresentano. Non possiamo chiudere gli occhi di fronte alla violenza, ignorando il destino di una nazione che sta combattendo per la propria indipendenza e il diritto di scegliere il proprio futuro.

L’Italia non può essere spettatrice, deve essere protagonista della difesa dell’Europa.

L’Italia ha una tradizione di difesa dei diritti umani e della democrazia. Questo è il momento in cui dobbiamo dimostrare la nostra determinazione a difendere questi valori, non solo in Europa, ma nel mondo. Sostenere l’Ucraina è una scelta di responsabilità — per l’Italia, per l’Europa e per la pace nel mondo.

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