La gara dal comune per 31 concessioni balneari era stata congelata dal TAR. Il ricorso del Campidoglio è stato decisivo ed ora ad Ostia è corsa contro il tempo: la stagione balneare parte il 1 maggio
Il bando che l’amministrazione Gualtieri ha predisposto per 31 concessioni balneari torna ad essere valido. Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato dal Comune dopo che, il TAR, ne aveva sospeso gli effetti.
Il ricorso dei concessionari
Le aule di Tribunale stanno decidendo gli sviluppi della prossima stagione balneare. Il TAR, come richiesto dagli attuali concessionari che vi si erano appellati, aveva “congelato” gli effetti del bando rimandando a dopo l’estate, e più precisamente al 14 ottobre 2025, la decisione nel merito. Il TAR, nel decidere di accogliere le richieste degli storici concessionari, aveva obiettato che “la gara ponte” del comune andava contro la normativa nazionale che prevede una durata più ampia, dai cinque anni in su, per le concessioni. Il comune invece ha proposto un anno, rinnovabile, perché attende l’approvazione del Piano di utilizzo degli arenili per indire una gara più duratura.
Le decisione del Consiglio di Stato
Il Consiglio di Stato, ad ogni modo, ha “respinto l’istanza cautelare proposta in primo grado”, si legge nell’ordinanza pubblicata il 26 marzo dalla settima sezione. Per i giudici di Palazzo Spada non c’è “fumus boni iuris” perché la gara voluta dal Comune “non sembra avere portata escludente né ostare alla partecipazione degli operatori interessati alla procedura di affidamento”. Ed inoltre i criteri individuati dal comune, per i giudici del secondo grado, “non sembrano nemmeno porsi in contrasto con le esigenze di competitività che permeano, in conformità al diritto europeo, la disciplina delle concessioni demaniali marittime”. In sostanza il Campidoglio sta rispettando la cosiddetta “Bolkenstein” che prevede siano messe a bando le concessioni pubbliche.
Lo scenario più probabile
Ultimo, ma non meno importante aspetto che il Consiglio di Stato ha preso in considerazione, riguarda “l’interesse pubblico alla rapida definizione della procedura prevista” stante “l’imminente stagione balneare”. Dal punto di vista procedurale l’amministrazione dovrebbe, ora, allungare il periodo di tempo per la presentazione delle offerte, visto che per una dozzina di giorni non è stato possibile farle. Poi dovrà valutarle e procedere alle assegnazioni annuali. I concessionari vecchi, qualora non risulteranno vincitori del bando, dovranno lasciare gli impianti e chi subentra dovrà acquistare nuovi arredi: ombrelloni, lettini, sdraio, strigliature per le cucine. Considerando che tradizionalmente il sindaco firma l’ordinanza balneare il primo maggio, di tempo c’è n’è poco. Anzi, pochissimo. Il rischio di trovare qualche stabilimento chiuso, almeno ad inizio stagione, è concreto.
La soddisfazione del Campidoglio
“Oggi il Consiglio di Stato ha confermato quello che diciamo da mesi: i bandi per garantire competitività e trasparenza sono legittimi e conformi al diritto europeo. Avevamo ragione noi, e avevano torto i difensori dello status quo, che volevano tenersi stretto un privilegio scaduto da tempo; Ostia è il mare di Roma” ha commentato l’assessore al patrimonio Tobia Zevi.
Dal punto di vista procedurale “Oggi si riunisce il seggio di gara per l’apertura delle buste pervenute sul bando relativo alle nove spiagge libere con servizi e sono arrivate più di 50 offerte. Riapriamo, inoltre, i termini per l’avviso delle 31 concessioni demaniali marittime, che era stato sospeso a causa dell’ordinanza del Tar, e pubblichiamo l’avviso delle ulteriori 10 strutture per le quali era stata già emanata determina di approvazione della procedura”. Si tratta di altri stabilimenti sui quali erano in corso delle verifiche, in merito alle autorizzazioni edilizie rilasciate in passato.
“La nostra determinazione è stata premiata: quella di oggi è una risposta anche a chi ha tentato, in queste ore, di destabilizzare il litorale. Non ci siamo piegati alla logica delle proroghe infinite, né alle rendite di posizione – ha aggiunto l’assessore capitolino – . Chi ha fatto ostruzionismo in questi mesi dovrebbe chiedere scusa: alla città, ai cittadini, e al principio di uguaglianza. Adesso si corre: avanti con i bandi e con la restituzione del mare ai romani. Al lavoro, subito, per un’estate 2025 più sicura, più ordinata e più giusta per tutti”.