
di Francesco Donadoni
Una tragedia ha scosso l’aeroporto di Orio al Serio, sollevando interrogativi sulla sicurezza di uno dei principali scali dell’Italia settentrionale. L’Airbus A319 della compagnia low cost spagnola Volotea, con a bordo 135 passeggeri e sei membri dell’equipaggio, stava per decollare alla volta di Oviedo. Intorno alle 10, l’aereo stava manovrando sulla pista quando un uomo di 35 anni, Andrea Russo, residente a Calcinate, ha tentato di avvicinarsi e ha perso la vita, inghiottito dal motore dell’aeromobile. Le ragioni che lo hanno spinto a compiere un gesto così estremo rimangono oscure, ma appare evidente la gravità della situazione, riporta Attuale.
Il procuratore Maurizio Romanelli ha avviato un’indagine per chiarire eventuali rapporti tra il defunto e l’aeroporto. All’interno della sua auto, una Fiat 500 parcheggiata vicino alla zona delle corriere, non è stato trovato alcun elemento che possa giustificare il suo comportamento, nemmeno un biglietto aereo. Presto sarà aperto un fascicolo per istigazione al suicidio, mentre la polizia giudiziaria continua le indagini. Sacbo, la società che gestisce l’aeroporto, ha definito l’incidente come un “inconveniente verificatosi sulla via di rullaggio”. Il presidente Giovanni Sanga ha descritto l’evento come “drammatico”, che ha afflitto l’intera comunità aeroportuale. A causa dell’incidente, i voli sono stati sospesi a partire dalle 10:20, con alcune deviazioni e cancellazioni di otto voli in partenza. Il traffico aereo è ripreso solo intorno a mezzogiorno, ma la questione della sicurezza rimane fondamentale: come ha potuto un estraneo accedere così facilmente alla pista?
Andrea Russo è arrivato all’aeroporto a bordo di una Fiat 500, lasciata nel parcheggio degli autobus. Una volta sceso, ha iniziato a correre verso la pista. Alcuni agenti di polizia lo hanno avvistato e uno di essi lo ha inseguito. Una volta superato il varco degli arrivi, ha forzato una porta di sicurezza che conduce direttamente alla pista, dove è avvenuta la tragedia. Un testimone ha raccontato: “Ho visto un uomo fuggire dagli steward. È stato risucchiato dal motore. Prima sembrava che si fosse lanciato contro il motore destro, ma poi si è spostato verso l’altro motore, dove è avvenuto il dramma”. Non tutti i passeggeri hanno percepito immediatamente quanto stava accadendo.
La sindaca di Calcinate, Lorena Boni, ha espresso il suo dolore per l’accaduto: “Questa tragedia ci lascia senza parole. Desidero porgere le mie condoglianze alla famiglia del defunto. Questo evento ci ricorda l’importanza di unire le forze e coltivare il senso di comunità, affinché nessuno si senta solo”. Il tema della sicurezza aeroportuale è tornato al centro dell’attenzione. Recentemente, un episodio simile si era verificato quando un uomo, presumibilmente scavalcando la recinzione, era stato trovato all’interno del carrello di un aereo all’aeroporto di Orio al Serio. Il segretario Fit Cisl, Pasquale Salvatore, aveva già sollevato la questione, richiamando l’attenzione di prefetto e gestore.