Tajani: l’Italia sviluppa corridoi universitari per studenti palestinesi con borse di studio

11.09.2025 16:55
Tajani: l'Italia sviluppa corridoi universitari per studenti palestinesi con borse di studio

Italia lavora a “corridoi universitari” per studenti palestinesi

ROMA – Negli ultimi giorni, la Farnesina ha intensificato gli sforzi per istituire “corridoi universitari” destinati a consentire agli studenti palestinesi beneficiari di borse di studio delle università italiane di lasciare la loro terra per giungere in Italia. Questa questione è stata ribadita ieri, 11 settembre, dal ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, durante un’informativa sui recenti sviluppi delle crisi in Ucraina e Medio Oriente, riporta Attuale.

Su richiesta del ministro Tajani, le procedure per ottenere i visti sono state semplificate e accelerate per l’Italia. Tuttavia, è necessario creare condizioni adeguate per il rilascio dei permessi di transito da parte di Paesi della regione, come Israele e Giordania, i quali hanno indicazioni politiche specifiche sulla questione. Attualmente, sono 152 gli studenti che hanno ricevuto borse di studio dalle università italiane.

Con l’inizio del conflitto a Gaza, l’Italia ha avviato diverse iniziative di sostegno per la popolazione civile palestinese, che includono assistenza umanitaria, aiuti alimentari e sanitari, oltre al trasferimento in Italia di pazienti in condizioni critiche, soprattutto minori. Tuttavia, il rilascio di borse di studio si scontra con le preoccupazioni di alcune autorità nazionali che non vogliono facilitare un esodo delle migliori giovani menti palestinesi dalla loro terra.

Da settimane, la Farnesina e le ambasciate nella regione lavorano per ottenere i permessi necessari. La questione è seguita operativamente dall’ambasciata a Tel Aviv, dal Consolato Generale a Gerusalemme e dall’Ambasciata in Giordania.

L’autorizzazione dei governi israeliano e giordano rimane un elemento fondamentale per l’uscita dalla Striscia e il successivo transito in Giordania per studiare in Italia, come è accaduto per i viaggi già effettuati. Attualmente, i Paesi di transito non prevedono altre tipologie di uscita, oltre a quelle sanitarie e per ricongiungimento familiare. Finora sono stati concessi pochi permessi per studenti; l’Italia ha ricevuto principalmente permessi per motivi sanitari.

La Ambasciata ad Amman sta conducendo attivamente colloqui diplomatici per definire al più presto una soluzione per il transito degli studenti. L’Italia ha ottenuto il maggior numero di permessi per trasferimenti di minori malati e parenti, mentre altri Paesi europei hanno ricevuto permessi per il transito di studenti universitari. La richiesta italiana è di creare un quadro definito per i “corridoi universitari” che possano rendere possibili le partenze.

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