Tasse di successione e donazioni: cosa cambia per gli eredi

25.10.2024
Tasse di successione e donazioni: cosa cambia per gli eredi
Tasse di successione e donazioni: cosa cambia per gli eredi

La nuova normativa entrerà in vigore dal 2025: non intacca le aliquote ma interviene sul principio di tassazione. Le novità principali

Novità in arrivo su successioni e donazioni, ma anche imposta di registro, di bollo e degli altri tributi indiretti diversi dall’Iva. I cambiamenti sono contenuti nella riforma fiscale pubblicata in Gazzetta ufficiale lo scorso 2 ottobre e entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2025. Come spiegato dal viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, la nuova normativa persegue gli obiettivi di “semplificazione, certezza diritto e razionalizzazione”.

Il cambiamento principale è l’introduzione del meccanismo di autoliquidazione delle imposte: il contribuente verserà la tassa senza attendere di ricevere l’avviso da parte dell’Agenzia delle entrate. Altri aspetti riguardano la dichiarazione di successione; la disciplina sulle donazioni e sui trust; il trasferimento di aziende in ambito familiare. Di seguito vediamo nel dettaglio le novità introdotte.

Come funziona l’autoliquidazione

La riforma fiscale in realtà non modifica scaglioni e aliquote, ma interviene sul principio di tassazione: si introduce l’autoliquidazione dell’imposta sulle successioni per “accelerare tutti i procedimenti e semplificare l’attività degli uffici finanziari”. In sostanza l’imposta di successione sarà versata e liquidata dal contribuente senza attendere di ricevere l’avviso da parte dell’Agenzia delle entrate. Solo dopo, l’ente andrà a controllare la correttezza della liquidazione. Fino ad oggi, la normativa prevedeva invece che la tassa venisse corrisposta successivamente, entro 60 giorni dalla notifica dell’avviso di liquidazione che deve avvenire entro 3 anni dalla presentazione della dichiarazione.

Le aliquote

Come anticipato, per il calcolo delle imposte restano le aliquote e le franchigie attuali, che ricordiamo:

  • Per coniuge e figli c’è una franchigia di un milione di euro, per ciascun erede, oltre la soglia l’imposta è al 4 per cento
  • Per fratelli e sorelle la franchigia è di 100 mila euro, sempre con imposta al 4 per cento se si è oltre la soglia
  • Per gli altri parenti fino al quarto grado e gli affini (parenti del coniuge) fino al terzo grado l’imposta è al 6 per cento;
  • imposta all’8 per cento per gli altri soggetti.

Nel caso in cui il beneficiario sia una persona con disabilità l’imposta si applica solo sulla parte che supera l’ammontare di 1,5 milioni di euro.

Documentazione ridotta (e totalmente digitale)

Tutti i documenti dovranno essere presentati online in formato digitale, tranne che per i residenti all’estero. Viene inoltre tagliata la documentazione da presentare: non saranno più richiesti i riferimenti agli estratti catastali relativi agli immobili e non sarà più necessario richiedere al Comune il certificato di morte. L’imposta dovuta dovrà essere poi versata entro 90 giorni dalla presentazione della dichiarazione.

Versamento anticipato anche per i trust

Introdotta inoltre la possibilità, nel caso di trust testamentari per il trustee, di versare il tributo in modo volontario e anticipato da parte del disponente, al momento del conferimento dei beni ovvero dell’apertura della successione. In questo modo l’erario incasserà in anticipo rispetto al momento in cui saranno trasferiti i beni e i diritti ai beneficiari. Questa  possibilità di versamento anticipato sarà valida anche per i trust già costituiti.

L’imposta successoria viene applicata quindi ai trasferimenti di beni e diritti per causa di morte anche per donazione o a titolo gratuito, “compresi i trasferimenti derivanti da trust e altri vincoli di destinazione”. Se chi dispone del trust è residente in Italia al momento della separazione patrimoniale, la tassa sarà dovuta in relazione a tutti i beni e diritti trasferiti ai beneficiari, mentre in caso di residenza all’estero sarà dovuta solo per i beni presenti nel territorio nazionale.

Eredi under 26

Novità anche in caso di erede unico con meno di 26 anni. In questo caso banche e intermediari finanziari possono consentire lo svincolo delle disponibilità del defunto in presenza di beni immobili nell’asse ereditario e nei limiti delle somme dovute per il versamento delle imposte catastali, ipotecarie e di bollo, se a richiederle è appunto un unico erede under 26.

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