Tatiana e Dragos sotto indagine: rimane il dubbio delle false dichiarazioni

05.12.2025 15:35
Tatiana e Dragos sotto indagine: rimane il dubbio delle false dichiarazioni

Roma, 5 dicembre 2025 – La vicenda di Tatiana Tramacere, la 27enne di Nardò che per 11 giorni è scomparsa tenendo tutti col fiato sospeso, si è risolta (per fortuna) senza tragiche conseguenze. La giovane è stata ritrovata nella mansarda del giovane con il quale aveva une relazione, Dragos Ioan Gheormescu, dopo quello che può ormai definirsi con certezza un allontanamento volontario., riporta Attuale.

Nessuno dei due protagonisti avrebbe infatti fornito spiegazioni diverse agli inquirenti. L’interrogativo quindi ora è se e quale reato potrebbe prefigurarsi in un fascicolo aperto inizialmente per istigazione al suicidio, cosa che però – come trapelato fin da subito –potrebbe essere stato anche un modo per facilitare le indagini.

Ieri sera, nelle ore concitate del ritrovamento, sono state azzardate diverse ipotesi di reato, soprattutto nei confronti del giovane, in un primo momento dato per fermato. Si è poi ipotizzato il reato di procurato allarme. Nessuna di queste ipotesi – si sottolinea – è stata confermata dall’autorità giudiziaria. 

Quello che a oggi appare più verosimile è che Tatiana non rischia alcuna conseguenza penale se ha scelto liberamente di rendersi irreperibile.

Lo spiega il professore ordinario di Procedura penale all’Università di Roma Tor Vergata Pierpaolo Dell’Anno, che afferma: “Appare preliminare verificare con ogni strumento investigativo se la scelta del silenzio sia stata libera e volontaria. In questo caso, sembra possibile affermare che risulti difficile ipotizzare conseguenze penali in capo alla giovane”.

In particolare, secondo il penalista, è escluso il reato di procurato allarme: “La condotta di procurato allarme sanziona chiunque annunci disastri, infortuni o pericoli inesistenti suscitando allarmi, trattandosi di una fattispecie che postula anche dal punto di vista letterale inequivocabilmente una condotta attiva. Condotta che nel caso di specie sembra assolutamente inconfigurabile, non risultando allo stato alcun tipo di annuncio o qualsivoglia condotta comunicativa, essendosi a quanto pare la ragazza limitata ad allontanarsi e mantenere il silenzio sulla sua condizione”. “Per le medesime ragioni – sottolinea Dell’Anno – appare ancora meno configurabile l’ipotesi di simulazione di reato (cioè di creazione di tracce, segni, indizi per far sembrare che un reato sia stato commesso, ndr), difettando per quanto a mia conoscenza qualsivoglia forma di comunicazione all’Autorità Giudiziaria da parte della ragazza”.

Ma c’è un ma: “Ove risultasse invece che Gheormescu abbia reso false dichiarazioni alla polizia giudiziaria su istigazione di Tatiana Tramacere, anche quest’ultima ne risponderebbe in concorso”.

L’avvocato di Dragos: “Cadute le accuse originarie”

“Io ho consigliato a Dragos di dire tutto quello che doveva dire, di riportare la verità e di essere collaborativo con le forze di polizia per dare l’esatta veritiera ricostruzione di quello che è avvenuto, senza tacere di episodi singoli o motivazioni particolari”, ha spiegato il legale del 30enne Angelo Greco, parlando ai giornalisti a pochi metri dall’appartamento dove risiede il giovane e dove ieri sera è stata trovata Tatiana. L’avvocato ipotizza che dopo l’intervista di Dragos a ‘Chi l’ha visto’ i due giovani possano essersi resi conto “della rilevanza nazionale che aveva assunto la vicenda ed anche delle conseguenze”. “Vivevano – ha aggiunto – un momento di affetto, di sentimento che magari ha alterato il tutto”. L’avvocato ha poi precisato che gli “originari capi d’imputazione oggetto del decreto di perquisizione, ovviamente sono venuti meno”.

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