De Rebotti incontra sindacati e parti datoriali: l’Umbria si prepara a governare il proces`so di trasformazione della filiera, la Cisl incalza
Promuovere il distretto Automotive Made in Umbria con certificazioni di qualità e incentivi per chi investe sul territorio è uno dei suggerimenti che arriva da Cisl Umbria, Fim Cisl e Femca Cisl al tavolo dedicato alla filiera di settore che l’assessore regionale Francesco De Rebotti ha istituito nella giornata di mercoledì incontrando parti sociali e datoriali per gettare le basi di un modello che tenga conto dei nuovi processi normativi e produttivi, nonché dei cambiamenti climatici e dello sviluppo digitale.
Cisl Un metodo di lavoro apprezzato e condiviso. «L’analisi del tavolo tecnico – riferiscono dalla Cisl – si è concentrata sulla valutazione dell’impatto della trasformazione dell’industria automobilistica e del relativo indotto. A tal fine, sarebbero necessari strumenti di supporto agli investimenti per la eventuale riconversione della filiera e la salvaguardia dei posti di lavoro, oltre a misure regionali per incentivare investimenti materiali e immateriali in ambito di ricerca e sviluppo, consulenza, beni strumentali e formazione».
Automotive Secondo il sindacato è opprtuno costruire percorsi di premialità/incentivazione tramite accordi sindacali per aziende che vogliono crescere o mantenere le quote di mercato, investendo nel settore automotive, anche con riqualificazione del proprio core business; incentivare la formazione upskilling e reskilling certificata e condivisa con le organizzazioni sindacali, promuovendo nuove figure professionali attrattive; promuovere con azioni condivise una transizione giusta che accompagni i cambiamenti produttivi attraverso la tutela e il sostegno a lavoratori e imprese; prevedere ammortizzatori sociali aggiuntivi rispetto a quelli di legge (modello cassa integrazione in deroga e mobilità in deroga), per non lasciare indietro nessuno, in modo particolare i lavoratori somministrati.
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