Colloquio telefonico tra Xi Jinping e Donald Trump: focus sulla crisi ucraina e Taiwan
Il presidente cinese Xi Jinping ha avuto un colloquio telefonico con il suo omologo statunitense Donald Trump. Durante la conversazione, i due leader hanno affrontato, tra gli altri temi, la crisi in Ucraina. Xi ha ribadito il sostegno della Cina a tutti gli sforzi volti alla pace, auspicando un «accordo di pace equo, duraturo e vincolante» per risolvere la crisi in modo definitivo, riporta Attuale.
Nell’ambito della discussione, Xi ha trattato anche la delicata situazione di Taiwan, sottolineando che il ritorno di Taiwan alla Cina rappresenta «un elemento chiave dell’ordine internazionale del secondo dopoguerra». Questa dichiarazione chiarisce la posizione di principio di Pechino sulla questione dell’isola e segna un cambio di tono rispetto a precedenti colloqui tra i due leader.
Secondo quanto riportato dal network statale cinese Cctv, Cina e Stati Uniti, che «hanno combattuto fianco a fianco contro il fascismo e il militarismo», dovrebbero ora collaborare per proteggere i risultati ottenuti con la vittoria della Seconda guerra mondiale. Durante il colloquio, Xi ha fatto riferimento all’incontro di successo tenutosi il mese scorso a Busan, in Corea del Sud, sottolineando che tale incontro ha generato consensi importanti e ha dato impulso al progresso costante delle relazioni tra i due paesi.
«Le relazioni tra Cina e Stati Uniti sono rimaste generalmente stabili e sono migliorate, il che è stato ampiamente accolto con favore da entrambi i paesi e dalla comunità internazionale», ha spiegato l’agenzia Xinhua. Tale sviluppo rappresenta un segnale positivo per la cooperazione futura tra le due potenze, mentre il mondo osserva attentamente l’evoluzione di queste dinamiche geopolitiche.
