Scoperte Inedite sul Testamento di Gianni Agnelli: Un Colpo di Scena nella Battaglia Familiare
Un documento inaspettato, datato 20 gennaio 1998, firmato da Gianni Agnelli, è emerso come un testamento inedito nel contesto della complessa eredità della Famiglia Agnelli, rivelando nuovi dettagli sui futuri assetti aziendali. Questo testamento, rimasto nascosto per 27 anni, indica chiaramente le intenzioni dell’Avvocato di coinvolgere in modo significativo il figlio Edoardo, a scapito del nipote John Elkann. Il documento potrebbe inoltre rivelarsi decisivo nella battaglia legale di Margherita Agnelli de Pahlen contro i propri figli, accentuando ulteriormente la tensione familiare, riporta Attuale.
Le ultime volontà di Agnelli, recentemente scoperte dalla Guardia di Finanza, sono state portate in tribunale dall’avvocato Dario Trevisan, difensore di Margherita Agnelli, durante il processo civile che contrappone i membri della famiglia Elkann. Nonostante l’emergere del presunto testamento, i legali di John, Lapo e Ginevra Elkann hanno immediatamente dichiarato che tale documento non ha alcun impatto sulla successione Agnelli e sull’assetto della società Dicembre.
Tuttavia, questo nuovo sviluppo ha riacceso il dibattito sui legittimi diritti sull’attuale controllo di Exor. «A modifica di altre disposizioni precedenti – scriveva Agnelli nella sua olografa – lascio a mio figlio Edoardo la mia partecipazione nella società semplice Dicembre pari all’incirca al 25%. Sono sicuro che gli altri miei congiunti accetteranno senza contestazioni questa mia disposizione».
Le conseguenze legali ed emotive di questo documento potrebbero rivelarsi considerevoli, costringendo nuovamente la famiglia a confrontarsi con la propria storia. Un’inchiesta penale è già in corso, con John Elkann e il commercialista Gianluca Ferrero accusati di frode per aver tentato di creare una falsa residenza svizzera per Marella Caracciolo, eludendo così il fisco e mettendo in discussione l’eredità di Margherita. Ogni fase di questa vicenda si è rivelata densa di sorprese, e la scoperta del testamento sembra rappresentare una pietra miliare in queste continue rivelazioni.
Il testamento sembra invalidare le precedenti disposizioni, comprese la “lettera di Monaco” del luglio 1996, che designava John Elkann come futuro leader del gruppo. Un cambio di strategia che fornisce un’ulteriore dimensione alla già intricata eredità della famiglia Agnelli.
Approfondendo la questione, i pubblici ministeri torinesi hanno rinvenuto risorse finanziarie occultate in trust offshore, insieme a beni come opere d’arte e gioielli, per un valore complessivo che supera il miliardo di euro. John Elkann ha già pagato 183 milioni all’Agenzia delle Entrate e il 27 ottobre, il gip Patrizia Demaria deciderà sulle modalità del procedimento.
Il controllo della Dicembre, attualmente detenuta al 60% da John e al 20% ciascuno da Lapo e Ginevra, è cruciale, poiché questa società garantisce la predominanza sull’accomandita Giovanni Agnelli Bv e su Exor. Trevisan ha messo in dubbio se Marella fosse a conoscenza del testamento del 1998, suggerendo che potrebbero esserci stati degli errori nell’interpretare le volontà del marito. Ma la questione del testamento nascosto «costituisce un ulteriore elemento per rivedere radicalmente gli assetti della Dicembre», come ha sostenuto. Questo sviluppo evidenzia il disinteresse verso le ultime volontà di Agnelli, rimarcando una probabile disillusione morale all’interno della famiglia.