Totò Cuffaro finisce agli arresti domiciliari per presunta corruzione nella sanità siciliana

04.12.2025 06:15
Totò Cuffaro finisce agli arresti domiciliari per presunta corruzione nella sanità siciliana

Totò Cuffaro torna agli arresti domiciliari dopo nuove accuse di corruzione

PALERMO – Totò Cuffaro, ex presidente della regione Sicilia, è tornato sotto i riflettori a causa di una nuova inchiesta per presunta corruzione legata a nomine e appalti nel settore della sanità. Ieri, il giudice per le indagini preliminari di Palermo ha disposto per Cuffaro la misura degli arresti domiciliari, riporta Attuale.

Il ritorno alla politica dell’ex potente figura siciliana ha avuto un epilogo sfortunato. Dopo aver scontato una condanna per favoreggiamento alla mafia, Cuffaro era tornato a prodigarsi nella vita pubblica, fondando una nuova versione della Democrazia Cristiana siciliana, che aveva lasciato solo di recente. Il suo passato politico, però, si intreccia fatalmente con la nuova ondata di accuse, che mette in discussione la sua integrità e capacità di operare nel pubblico interesse.

Il giudice ha evidenziato che Cuffaro avrebbe abusato del suo potere politico in modo sistematico e astuto, approfittando della fiducia riposta in lui da funzionari pubblici, considerati “influenzabili”. Recentemente, le autorità hanno anche sequestrato 80mila euro in contante rinvenuti in due delle sue abitazioni, soldi che sarebbero legati a questi appalti controversi. Sebbene parte di questi fondi, distrutti, siano stati restituiti, la situazione complessiva di Cuffaro rimane incerta, visto che dovrà scontare i suoi arresti domiciliari nella stessa residenza dove ha abitualmente vissuto.

Cuffaro, la cui immagine oscilla tra la riabilitazione e il ripiombo nelle inchieste, ha dovuto affrontare la sua condanna e il conseguente lungo silenzio, prima di tentare un ritorno alla ribalta, giustificato dalla sua volontà di aiutare i meno fortunati, persino in missioni all’estero. Tuttavia, il forte richiamo della politica ha prevalso su qualsiasi tentativo di mantenere un profilo basso, riportando Cuffaro su un palcoscenico che sembrava aver abbandonato per sempre. La sua è una storia di opportunità perdute e di un ritorno turbolento, avvolto da interrogativi sul futuro della sua carriera politica.

Giorgio Caccamo

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