Negoziazioni di sicurezza tra Stati Uniti e Ucraina: l’approccio di Trump
DALLA NOSTRA INVIATA
WASHINGTON – Il presidente Trump ha pubblicato ieri sul suo social media Truth una serie di messaggi decisi, sottolineando i “GRANDI PROGRESSI SULLA RUSSIA”. Ha anche espresso frustrazione per la copertura mediatica riguardante il suo incontro con Putin, dichiarando che, se avesse ottenuto concessioni significative, sarebbe finito nel mirino dei media avversi. Inoltre, ha affermato di aver condotto un importante incontro in Alaska riguardo a quella che definisce “la stupida Guerra di Biden”, una guerra che “non avrebbe mai dovuto avvenire”, riporta Attuale.
Oggi, i colloqui con il presidente ucraino Zelensky e i leader europei alla Casa Bianca potrebbero durare “sei o sette ore”, ha anticipato il segretario di Stato Marco Rubio in un’intervista a Fox News. Le discussioni si focalizzeranno principalmente su due temi: le garanzie di sicurezza richieste dall’Ucraina e le questioni territoriali riguardanti le regioni contese. Rubio ha sostenuto che è fondamentale giungere a un accordo che garantisca a lungo termine la sicurezza dell’Ucraina.
Il rappresentante speciale di Trump, Steve Witkoff, ha affermato che Putin ha accettato “robuste” garanzie di sicurezza per l’Ucraina, simili a quelle offerte dalla NATO e ha descritto questa apertura come una “svolta”. Rubio ha confermato che il governo americano e i suoi alleati europei stanno lavorando per elaborare una proposta finale da presentare ai russi, evidenziando la necessità di un lavoro ulteriore per unire le posizioni.
Rubio ha dichiarato a NBC che “i russi devono accettare che l’Ucraina è un Paese sovrano con il diritto di difendersi e di scegliere i propri alleati”. Ha aggiunto che il piano deve essere verificabile, applicabile e sostenibile, altrimenti un cessate il fuoco non sarà che una soluzione temporanea. Ha anche sottolineato che le garanzie di sicurezza devono essere formulate in modo tale da dare flessibilità all’Ucraina nel trattare altre questioni.
Il secondo argomento di discussione riguarda le cinque regioni contese, definite “il punto cruciale dell’accordo” da Witkoff, compresa la cessione di alcune aree della regione di Donetsk controllate da Kiev. Witkoff ha affermato che i russi hanno fatto concessioni su tutti e cinque i territori. Rubio ha tuttavia negato che Trump abbia supportato la proposta di Putin riguardante il controllo totale del Donbass da parte della Russia, ribadendo che spetta a Kiev prendere la decisione finale.: “Non sappiamo se saranno pronti ad accettarlo, ma dobbiamo esplorare la situazione”.
Rubio ha respinto l’idea che gli europei stiano recandosi a Washington per “evitare che Zelensky sia bullizzato”, definendola una narrazione errata dei media. Ha indicato che i leader europei sono a Washington perché gli Stati Uniti hanno lavorato intensamente con loro nelle settimane precedenti. Trump ha suggerito un cessate il fuoco, ma Rubio ha avvisato che, nonostante ci siano stati dei progressi, “non siamo sul punto di un accordo di pace”. Ha evidenziato che le discussioni sulle garanzie e sui territori resteranno complesse e richiederanno tempo e compromessi da entrambe le parti.
Ma che storia incredibile… È veramente impressionante come si parla di pace e nello stesso tempo ci siano così tante divisioni. Mentre qui in Italia discutiamo delle nostre cose, il mondo sembra andare alla rovescia. Cosa ne sarà degli ucraini e delle loro terre?