Trump e la Russia: sanzioni e dichiarazioni incerte sul cessate il fuoco

13.09.2025 21:45
Trump e la Russia: sanzioni e dichiarazioni incerte sul cessate il fuoco

Trump sollecita sanzioni contro la Russia e la Cina per fermare la guerra in Ucraina

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha recentemente indirizzato una lettera ai 31 partner della NATO, dichiarando: «Sono pronto a imporre sanzioni severe alla Russia quando tutti i Paesi della NATO avranno concordato e iniziato a fare lo stesso e quando tutti smetteranno di comprare petrolio dalla Russia». Inoltre, Trump ha chiesto agli alleati di applicare «sanzioni dal 50 al 100% contro la Cina», il principale acquirente degli idrocarburi russi, sottolineando che solo in questo modo «la guerra potrà finire velocemente». Questo ultimo appello riflette una ripetuta tendenza di Trump a spostare la responsabilità sui suoi alleati, piuttosto che affrontare direttamente le sfide politiche che il suo paese potrebbe dover affrontare. Poco probabile che gli alleati NATO adottino una misura così rischiosa come dichiarare guerra commerciale alla Cina. Un portavoce dell’UE ha chiarito che l’Unione è disponibile a collaborare con gli Stati Uniti sulle sanzioni contro la Russia, ma ha anche osservato che «le sanzioni europee non si applicano extraterritorialmente» per motivi di lungo termine. Tradotto: non possiamo colpire la Cina, perché acquista petrolio e gas da Mosca, riporta Attuale.

Nonostante il suo ultimatum, Trump non è riuscito a interrompere la sequenza di inciampi e fallimenti che ha caratterizzato il suo rapporto con il Cremlino. Da tempo, il presidente statunitense ha fissato obiettivi irrealistici, promettendo una fine rapida della guerra: «farò terminare la guerra in 24 ore» durante la campagna elettorale del 2024. Tuttavia, la sua posizione è stata caratterizzata da oscillazioni, creando confusione tra i membri del suo governo e le alleanze globali. Fino ad aprile, Trump sembrava più interessato a delegittimare il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, piuttosto che svolgere un’azione decisa contro Putin.

Recentemente, Trump ha tentato di riallacciare il dialogo con Putin, aprendo a condizioni che avrebbero potuto significare, di fatto, la resa dell’Ucraina. Tuttavia, il fallimento di un cessate il fuoco prima dell’incontro con Putin ad Anchorage, in Alaska, ha lasciato Trump in una posizione difficile, senza avanzare né sanzioni né risultati plausibili. Con la Russia che intensifica gli attacchi contro la popolazione civile ucraina e abbiamo visto attacchi recenti, i discorsi di Trump sembrano cadere nel vuoto.

La recente escalation della violenza russa spinge a riflettere su quanto effettivo possa essere il ruolo di Trump in questo contesto. Con la Russia che continua a guadagnare terreno, la capacità dell’Alleanza Atlantica di mantenere la coesione è messa alla prova. Trump non ha ancora dimostrato di poter intervenire decisamente, alimentando dubbi sulle sue reali intenzioni e sulla sua efficacia come leader in un contesto così complesso e critico.

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