Trump e messaggi shock al vertice della NATO: «Con Putin voglio un accordo, il soccorso a un partner aggredito? Dipende»

25.06.2025 09:06
Trump e messaggi shock al vertice della NATO: «Con Putin voglio un accordo, il soccorso a un partner aggredito? Dipende»

DAL NOSTRO INVIATO
L’AIA – Donald Trump è giunto ieri sera all’Aia per prendere parte al vertice Nato. Tuttavia, è stato preceduto dalle sue dichiarazioni fornite ai giornalisti durante il volo sull’Air Force One.

Il presidente americano si appresta a ricevere l’impegno degli altri 31 partner dell’Alleanza per aumentare la spesa militare dal 2 al 5% del Prodotto Interno Lordo. Questo cambiamento, fortemente voluto dalla Casa Bianca, riflette anche la convinzione condivisa che Vladimir Putin rappresenti una minaccia reale per altri Stati europei, riporta Attuale.

Il segretario generale della Nato, Mark Rutte, ha centrato l’agenda del summit su questo cambiamento, cercando di evitare tensioni con il presidente americano. Tuttavia, nel pomeriggio, Trump ha pubblicato sul suo social Truth il messaggio privato che Rutte gli aveva inviato. In esso, il premier olandese esprimeva le sue congratulazioni per l’azione decisa negli affari iraniani, sottolineando che l’Europa sarebbe stata unita nel contributo al 5%. Rutte lo esortava: «Donald, ci hai guidati verso un momento significativo. L’Europa pagherà e sarà un tuo successo. Buon viaggio e ci vediamo alla cena di Sua Maestà!».

È quindi evidente che ciò ha creato imbarazzo generale, mentre gli “sherpa” della Nato tentavano di convincere la Spagna e altri a sottoscrivere questo impegno ambizioso.

Trump ha fatto di questo obiettivo un simbolo quasi sacro, e gli altri governi si sono adeguati al fine di non irritarlo. Tuttavia, questa percentuale di spesa è da considerarsi in due parti: gli investimenti militari devono effettuare il passo fino al 3,5%, mentre l’ulteriore 1,5% si riferisce a voci generali come infrastrutture e cyber sicurezza. È importante anche notare che il 3,5% è un risultato di discussioni avviate durante un summit della Nato nel 2023, a Vilnius, un anno dopo l’invasione russa dell’Ucraina, quando era alla Casa Bianca Joe Biden.

In quell’occasione, il documento finale riconosceva l’urgenza di superare il 2% del PIL per contrastare l’aggressività di Putin. In seguito, i generali della Nato hanno lavorato per potenziare le capacità militari in quadranti fondamentali: aviazione e missili, armi a lunga gittata, logistica e forze di manovra. Tali esigenze comportano costi notevoli e richiedono ulteriori risorse. Secondo le stime, basterebbe eliminare sprechi e duplicazioni nell’Unione Europea per risparmiare circa 22 miliardi, ma il piano della Nato è in misura inferiore rispetto a tali risparmi, puntando a potenziare di cinque volte la difesa aerea. Ogni stato membro ha approvato questi piani, con la fronda spagnola che ha colto di sorpresa nazioni come Germania, Francia e gli stati dell’Est. Malgrado le incertezze, fino ad ora nessuno ha contestato in merito tali piani militari.

Questa situazione si intreccia con l’approccio di Donald Trump, che non sembra soddisfatto del 5% esprimendo dubbi sul pieno sostegno americano al Patto Atlantico. A una domanda sul rispetto dell’articolo 5 del Trattato Nato per soccorrere un partner aggredito, ha risposto in modo evasivo: «Ci sono varie interpretazioni dell’Articolo 5. Io mi impegno ad essere loro amico».

Nel corso della serata, il presidente statunitense ha partecipato a una cena con altri leader di Stato, ospiti del re Guglielmo Alessandro e della regina Màxima. Oggi si preannuncia una giornata breve ma significativa. Trump, infatti, ha già notizato che «darà un’occhiata» alla dichiarazione finale per assicurarsi che non ci siano riferimenti all’aggressione russa in Ucraina, come suggerito dai suoi consiglieri. «Desidero chiudere un’intesa con la Russia», è stata la sua conclusione.

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