Trump modifica i criteri per l’espulsione degli immigrati irregolari

16.06.2025 20:56
Trump modifica i criteri per l'espulsione degli immigrati irregolari

Trump modifica le politiche sull’immigrazione: un cambiamento opportunistico?

Negli ultimi giorni, il presidente statunitense Donald Trump ha deciso di allentare alcune delle sue rigide politiche relative all’espulsione degli immigrati irregolari, senza troppa pubblicità. La scelta, come riporta Attuale, è stata influenzata dalle pressioni esercitate dai rappresentanti dei settori agricolo, alberghiero e della ristorazione. Questi settori, da tempo dipendenti dall’impiego di lavoratori immigrati, spesso privi di permesso di soggiorno, hanno subito gravi danni a causa delle attuali politiche governative.

Giovedì scorso, un importante esponente dell’ICE, l’agenzia incaricata della gestione dell’immigrazione nel paese, ha inviato un’email ai colleghi, ordinando la sospensione delle operazioni di controllo presso i luoghi di lavoro, specialmente nel settore agricolo, nei ristoranti e negli hotel. Sebbene i casi di immigrati irregolari coinvolti in crimini gravi come tratta di esseri umani, riciclaggio di denaro e traffico di droga possano rimanere aperti, gli agenti sono stati istruiti a non perseguire più i “casi collaterali non penali”.

Fonti consultate da Axios riferiscono che la segretaria all’Agricoltura, Brooke Rollins, aveva avvisato Trump riguardo la crescente preoccupazione da parte delle associazioni agricole: le operazioni dell’ICE avrebbero potuto portare all’arresto o al licenziamento di molti lavoratori, mettendo a rischio l’intero settore. Inoltre, l’approccio spesso arbitrario di tali operazioni ha indotto molti a non presentarsi al lavoro, temendo arresti simili.

Trump, lo stesso giorno su un post sui social, ha affermato di aver ricevuto feedback da chi lavora in questi settori, indicando che la sua politica migratoria, ritenuta eccessivamente severa, sta facendo perdere “ottimi e storici lavoratori”, difficile da sostituire. Ha concluso il messaggio annunciando: “Ci sono cambiamenti in arrivo!”. Questa comunicazione è seguita dall’e-mail inviata dal funzionario dell’ICE, Tatum King.

Durante la sua campagna elettorale, Trump aveva promesso di espellere “milioni” di immigrati irregolari, descrivendo l’operazione come “la più vasta espulsione di massa nella storia americana”. Tuttavia, finora non ha mantenuto questa promessa in termini numerici di espulsioni, anche se gli arresti sono aumentati, assieme a operazioni di espulsione che hanno sollevato molte preoccupazioni a livello nazionale.

Secondo l’American Immigration Council, la forza lavoro irregolare negli Stati Uniti rappresenta circa il 4,6% del totale, con oltre 7 milioni di persone. Dati recenti dal dipartimento dell’Agricoltura indicano che tra il 2020 e il 2022, il 42% dei lavoratori del settore agricolo erano immigrati irregolari. A fine maggio, la segretaria alla Sicurezza interna, Kristi Noem, insieme a uno dei principali consiglieri di Trump, Stephen Miller, hanno incoraggiato i dirigenti dell’ICE a triplicare gli arresti giornalieri, puntando a raggiungere un obiettivo di tremila arresti al giorno.

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