Trump vuole davvero prendersi la Groenlandia

27.01.2025
Trump vuole davvero prendersi la Groenlandia
Trump vuole davvero prendersi la Groenlandia

Dopo la “telefonata di fuoco” con la premier danese il presidente Usa insiste: “Gli abitanti vogliono stare con noi, ce la faremo”

Donald Trump vuole la Groenlandia. Il presidente degli Stati Uniti ha ribadito le sue intenzioni di prendere il controllo dell’isola parlando sabato con alcuni giornalisti a bordo dell’Air Force One. “Penso che ce la faremo”, ha detto ai cronisti presenti nella sala stampa dell’aereo presidenziale, aggiungendo che i 57.000 residenti dell’isola “vogliono stare con noi”. “Non so davvero quali diritti abbia la Danimarca in merito” ha sottolineato il presidente Usa, “ma sarebbe un atto molto ostile” se non permettessero agli Stati Uniti di rivendicare la proprietà dell’isola “perché ha a che fare con la protezione del mondo libero”. 

Di recente Trump aveva definito una “necessità assoluta” il controllo della Groenlandia che oggi appartiene al Regno di Danimarca e viene considerata fondamentale per la sicurezza degli Stati Uniti. Dichiarazioni che avevano provocato la dura reazione del primo ministro della Groenlandia, Mute Egede: “Non siamo in vendita e non lo saremo mai”. Trump aveva già ventilato la possibilità di acquistare il vasto territorio artico durante il suo primo mandato nel 2019.

La telefonata di fuoco con la premier danese

Solo ieri, citando alcuni funzionari europei rimasti anonimi, il Financial Times ha riferito di una telefonata di fuoco tra il presidente Usa e la premier danese Mette Frederiksen che sarebbe avvenuta la settimana scorsa. Una conversazione durata 45 minuti e definita “orrenda” da una delle fonti. Trump “è stato molto risoluto”, ha aggiunto un’altra fonte, “è stata una doccia fredda. Prima era difficile prenderlo sul serio. Ma credo che sia serio, e potenzialmente molto pericoloso”. Nel corso della conversazione la premier danese avrebbe insistito sul fatto che la Groenlandia non è in vendita, concedendo però agli Usa una maggiore cooperazione sulle basi militari e sullo sfruttamento delle risorse minerarie. 

Groenlandia, sciogliemnto da record della calotta glaciale (2019, LaPresse)
Foto LaPresse

Perché Trump vuole la Groenlandia

La posizione strategica dell’isola e la ricchezza di risorse e giacimenti naturali rendono la Groenlandia un territorio piuttosto appetibile, sia dal punto di vista geopolitico che economico. Si ritiene che le materie prime ammontino a 1,5 milioni di tonnellate. Il sottosuolo dell’isola, soprattutto nell’area meridionale, nasconde infatti un’incredibile varietà di risorse minerarie tra cui oro, zinco, piombo, rame, nichel e cobalto, ma soprattutto terre rare e uranio. Ma l’obiettivo di Trump è anche spegnere sul nascere le velleità di Russia e Cina. 

Tant’è che non ha esitato a definire il controllo dell’Isola una questione di “sicurezza nazionale” e durante una conferenza stampa tenuta lo scorso 7 gennaio a Mar-a-Lago non ha escluso l’uso della forza per annettere il territorio artico, suscitando stupore in questo territorio e a Copenaghen così come in altre capitali europee. 

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