Ucraina – Russia, aggiornamenti in tempo reale: Kiev annuncia «43 droni russi su 55 abbattuti nella notte»

13.06.2025 08:55
Ucraina - Russia, aggiornamenti in tempo reale: Kiev annuncia «43 droni russi su 55 abbattuti nella notte»

Kallas: «L’Europa si armi subito o sarà troppo tardi»

Secondo Kaja Kallas, rappresentante dell’Unione Europea per la Politica estera, Mosca deve esprimere una volontà di pace che attualmente sembra mancare. “Affermano di avere le risorse per continuare, ma la realtà è diversa; solo a maggio, il fondo sovrano russo ha visto una diminuzione di sei miliardi di dollari. È probabile che le risorse finiscano entro un anno. Per questo motivo, abbiamo deciso di implementare un diciottesimo pacchetto di sanzioni, aspettandoci di spingere Putin a tornare al tavolo delle trattative”, riporta Attuale.

La Kallas si mostra scettica riguardo alla possibilità di una conclusione pacifica del conflitto: “Temo che per Mosca la guerra terminerà solo quando si renderà conto di non avere alternative economiche”. Prosegue affermando che “Mosca risponde solo alla forza, non a discorsi futili”. Riferendosi alla presidenza di Trump, ha sottolineato che ci si aspettava una postura più aggressiva nei confronti delle manovre di Putin: “Spero che ciò si verifichi, poiché è chiaro che il presidente russo sta cercando di sfruttare le debolezze dell’Occidente”.

La rappresentante ha anche parlato delle sanzioni, evidenziando l’importanza del consenso unanime: “Stiamo lavorando per ottenere l’approvazione di tutti. Procedere a maggioranza? In linea teorica non è fattibile, ma se necessario potremo essere creativi, poiché abbiamo gli strumenti per farlo. Tuttavia, siamo fiduciosi di poter ottenere il sostegno di tutti e 27 i membri”.

Per quanto riguarda l’aumento delle spese militari fino al 5% del PIL, Kallas ha affermato: “Non dovremmo concentrarci eccessivamente sui numeri, ma su come questi fondi possono essere utilizzati in modo efficace”. Ha aggiunto che è fondamentale incrementare la spesa in tempo di pace, altrimenti “sarà sempre troppo tardi”. “L’Europa sta correndo un grave rischio”, ha affermato, citando varie agenzie di intelligence occidentali. “Nel 1933, l’Estonia era neutrale e non sentiva la necessità di investire in difesa. Solo cinque anni dopo, quando divenne evidente che ci sarebbe stata una guerra, la spesa aumentò del 100%, ma era ormai troppo tardi. Non c’era più modo di rifornirsi e abbiamo perso la nostra indipendenza”.

In merito alla crisi a Gaza, Kallas ha dichiarato: “Abbiamo già preso la decisione di rivedere il nostro partenariato con Israele, e ci impegniamo quotidianamente affinché gli aiuti umanitari raggiungano la popolazione di Gaza. Questo è ciò che attualmente siamo capaci di fare”.

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