UFO Creati dal Pentagono

12.06.2025 17:58
UFO Creati dal Pentagono

La disinformazione sugli UFO nel dipartimento della Difesa degli Stati Uniti

Il Wall Street Journal ha recentemente reso pubblica una dettagliata inchiesta che svela come nel corso degli anni il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti abbia diffuso disinformazione riguardo agli oggetti volanti non identificati (UFO), con l’intento di distogliere l’attenzione da progetti militari segreti o testare la lealtà del personale, riporta Attuale. Questa campagna di disinformazione ha alimentato miti e teorie del complotto che circolano da decenni riguardo alla possibile esistenza di tecnologie aliene.

L’inchiesta si basa su numerose interviste con funzionari governativi, scienziati e appaltatori militari statunitensi, supportata da migliaia di documenti, tra cui email, rapporti e messaggi. Molti di questi materiali sono stati analizzati dall’AARO (All-domain Anomaly Resolution Office), creato dal Pentagono nel 2022 per investigare le segnalazioni sugli UFO e le potenziali minacce alla sicurezza nazionale e civile.

Dalla sua nascita, l’AARO ha attirato l’attenzione dei media per la possibilità di accedere a documenti precedentemente classificati, contenenti informazioni sui numerosi avvistamenti effettuati da piloti e civili dall’epoca post-bellica. Il lavoro dell’AARO ha chiarito gran parte di questi eventi senza il bisogno di invocare tecnologie extraterrestri, attribuendo diversi avvistamenti a palloni, uccelli, droni o effetti ottici creati dai satelliti, come quelli di Starlink. Tuttavia, alcuni eventi rimangono senza spiegazione convincente, spesso sospettando che potrebbero essere aerei sperimentali di nazioni rivali come la Cina.

Per quanto riguarda avvistamenti storici e le teorie sui presunti piani del Pentagono per sfruttare tecnologie aliene, l’AARO ha esaminato documenti dai primi anni della Guerra Fredda, scoprendo che in molti casi le informazioni confuse erano state diffuse proprio dai membri del Pentagono. In quel periodo, si credeva che mantenere il segreto sulla vera natura dei progetti militari potesse ridurre il rischio di scoperta da parte dell’Unione Sovietica.

Secondo l’indagine del WSJ, l’ossessione per la segretezza ha superato i limiti, trasformandosi quasi in una farsa. Alcuni militari sono stati informati dell’esistenza di un progetto segreto sugli alieni, allegando anche immagini di oggetti in volo che somigliavano a dischi volanti. Le informazioni circolate miravano a distogliere l’attenzione dalle vere tecnologie in sviluppo, come gli aerei F-117, progettati per ridurre la visibilità radar.

Il WSJ riporta il caso di Robert Salas, un ex ufficiale di lancio missilistico, che nel 1967 riferì di un oggetto luminoso vicino al suo centro di controllo, avendo poi a che fare con la disattivazione dei missili. Nonostante i suoi successivi tentativi di comprendere l’accaduto, il governo impose il silenzio su quell’incidente. Le speculazioni sugli extraterrestri si sono diffuse per decenni, nutrendo una narrativa di complotti e tecnologie segrete.

Tuttavia, le ricerche dell’AARO hanno dimostrato che il bagliore arancione notato da Salas era effettivamente un dispositivo dell’esercito per testare la resistenza dei sistemi di controllo a un attacco nucleare simulato. Il Pentagono non desiderava svelare queste informazioni e ha mantenuto la questione in segreto, evidenziando le conseguenze della disinformazione.

Secondo il WSJ, la confusione generata ha preso piede all’interno del Pentagono, alimentando una pericolosa mitologia tra i funzionari. Benché il termine ‘UFO’ denoti semplicemente fenomeni aerei non spiegabili, è diventato sinonimo di astronavi aliene per molti, con organizzazioni e culti che sostengono l’esistenza di forme di vita extraterrestre.

Ricerche recenti indicano come le scoperte dell’AARO non siano state incluse nel suo ultimo rapporto sugli UAP (fenomeni aerei non identificati), poiché avrebbero creato notevoli imbarazzi all’interno dell’Aeronautica. Il Dipartimento della Difesa ha confermato le incongruenze emerse dall’analisi delle notizie false e avviato ulteriori investigazioni per determinare se la disinformazione fosse orchestrata su larga scala o frutto di iniziative individuali. Un nuovo report sarà rilasciato al termine delle indagini.

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