Il giudice federale respinge la causa di Trump contro il New York Times
Un giudice federale della Florida ha dichiarato «impropria e inammissibile» la causa per diffamazione intentata da Donald Trump contro il New York Times. Trump, che chiedeva un risarcimento di 15 miliardi di dollari, ha ora 28 giorni di tempo per presentare una denuncia modificata, purché non superi le 40 pagine, riporta Attuale.
Il giudice Steven Merryday, nominato da George H.W. Bush, ha criticato la denuncia per la sua eccessiva lunghezza, specificando che era «inutilmente prolissa e divagante». Gli avvocati di Trump sono stati biasimati per aver atteso fino a pagina 80 per presentare un’accusa formale, preceduta da decine di pagine che lodavano il presidente.
Merryday ha osservato che l’azione legale ha violato «in modo inequivocabile e imperdonabile» le norme del tribunale, presentando dettagli «ripetitivi e superflui». Ha sottolineato che un tribunale non deve fungere da «megafono per le pubbliche relazioni o da podio per comizi politici». In risposta alla sentenza, la Casa Bianca ha scelto di non commentare.