Una dichiarazione innovativa sulla Palestina

30.07.2025 12:25
Una dichiarazione innovativa sulla Palestina

Conferenza ONU: Dichiarazione Storica Sulla Palestina

I rappresentanti di diversi paesi europei e arabi si sono recentemente riuniti a New York per una conferenza alle Nazioni Unite, dove hanno approvato una dichiarazione congiunta riguardante la Palestina. Questa dichiarazione è considerata innovativa poiché unisce due aspetti fondamentali. Primo, i paesi hanno riaffermato il loro sostegno alla soluzione dei due stati, cioè Israele e Palestina, delineando un piano graduale per raggiungere questo obiettivo. Secondo, hanno chiesto a Hamas di cedere il controllo della Striscia di Gaza all’Autorità Nazionale Palestinese (ANP) e di procedere al completo disarmo, riporta Attuale.

Questo aspetto è rilevante poiché la dichiarazione è stata sottoscritta da vari stati arabi che tradizionalmente hanno relazioni positive con Hamas, come Arabia Saudita, Qatar ed Egitto, i quali detengono una notevole influenza sul gruppo militante.

Oltre a sostenere la soluzione dei due stati, la dichiarazione condanna l’attacco di Hamas contro Israele avvenuto il 7 ottobre 2023. Questo rappresenta un cambio significativo, poiché per la prima volta alcuni paesi arabi hanno formalmente condannato un attacco del genere.

In aggiunta, il documento richiede un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza e propone l’istituzione di una missione delle Nazioni Unite per monitorarne il rispetto. Esso chiede anche la fine dell’occupazione israeliana in Cisgiordania e promette aiuti per la ricostruzione della Striscia di Gaza, duramente colpita da quasi due anni di bombardamenti.

È importante notare che la dichiarazione non ha il valore di una risoluzione né è un atto dell’Assemblea Generale, ma si tratta del documento finale di una conferenza presieduta da Francia e Arabia Saudita. Hanno partecipato anche la Lega Araba, l’Unione Europea e vari altri paesi, tra cui Regno Unito e Canada.

Durante il convegno è stato diffuso un documento separato proposto dalla sola Francia, in cui quindici paesi occidentali hanno espresso l’intenzione di riconoscere lo stato palestinese, con sei di essi che hanno già proceduto a tale riconoscimento. Tra questi vi sono: Andorra, Australia, Canada, Finlandia, Francia, Islanda, Irlanda, Lussemburgo, Malta, Nuova Zelanda, Norvegia, Portogallo, San Marino, Slovenia e Spagna.

Gli Stati Uniti non erano presenti all’incontro, e l’amministrazione di Donald Trump ha descritto l’evento come “un insulto” e “improduttivo e fuori tempo”. Gli Stati Uniti continuano a riaffermare che i loro sforzi per un cessate il fuoco representano la via più concreta, sebbene finora abbiano ottenuto risultati deludenti. Anche Israele ha disertato l’incontro, avendo respinto ufficialmente la soluzione dei due stati nel corso dell’anno passato.

Attualmente, la Palestina è riconosciuta da 147 stati membri delle Nazioni Unite su 193, prevalendo in gran parte tra le nazioni dell’Asia, dell’Africa, dell’Europa dell’Est e dell’America Latina, mentre la presenza di riconoscimenti da parte dei paesi occidentali è limitata. Alcuni stati, come la Spagna, hanno deciso di riconoscere la Palestina solo negli ultimi due anni, comprovante un cambiamento avvenuto con l’inizio del conflitto nella Striscia di Gaza. L’Italia, pur non riconoscendo ufficialmente lo stato palestinese, mantiene un ufficio consolare a Gerusalemme volto a gestire le relazioni con le autorità palestinesi.

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