Una giudice ordina la chiusura di “Alligator Alcatraz” in Florida entro 60 giorni

22.08.2025 07:55
Una giudice ordina la chiusura di "Alligator Alcatraz" in Florida entro 60 giorni

La giudice ordina la chiusura di “Alligator Alcatraz” entro 60 giorni

Giovedì, la giudice federale Kathleen Williams ha ordinato al governo degli Stati Uniti e al governatore della Florida Ron DeSantis di smantellare il carcere per immigrati irregolari noto come “Alligator Alcatraz” entro i prossimi 60 giorni. La Florida ha già annunciato l’intenzione di ricorrere contro la decisione, il che potrebbe portare a una sospensione della sentenza fino alla conclusione del processo, consentendo così al carcere di continuare a operare. Si tratta comunque del primo ordine di questo tipo nei confronti di una struttura voluta dall’amministrazione Trump, criticata fin dall’inizio per le dure condizioni di detenzione cui sono sottoposti i prigionieri, riporta Attuale.

Attualmente, la giudice ha disposto che non venga portato alcun nuovo detenuto ad “Alligator Alcatraz”. Entro 60 giorni, l’amministrazione Trump è obbligata a trasferire tutti i detenuti presenti e a rimuovere «tutti i generatori, il gas, le fognature e altri rifiuti e contenitori per rifiuti installati a supporto di questo progetto», conducendo dunque alla chiusura della struttura. Due settimane fa, la stessa giudice aveva temporaneamente bloccato ogni lavoro di ampliamento della struttura.

“Alligator Alcatraz” è stato costruito su un vecchio aeroporto nella regione delle Everglades, in Florida, una zona caratterizzata dalla presenza di numerosi alligatori. Secondo la giudice Williams, i lavori di costruzione sarebbero stati effettuati senza le necessarie valutazioni sull’impatto ambientale. La causa era stata presentata da gruppi ambientalisti e da rappresentanti delle popolazioni native americane, preoccupati per le implicazioni ecologiche della struttura.

Il carcere è stato presentato da Trump e dalla sua amministrazione come un’iniziativa per affrontare l’immigrazione irregolare e per espellere le persone che risiedono illegalmente negli Stati Uniti, un tema di rilevante importanza nella sua agenda politica. Negli ultimi due mesi, infatti, sono state avviate diverse cause legali relative a “Alligator Alcatraz”. Prima della sua inaugurazione, avvenuta all’inizio di luglio, il carcere è stato criticato per la carenza di servizi e per le condizioni di detenzione particolarmente dure: la struttura può ospitare fino a 3.000 detenuti in attesa di espulsione, la maggior parte dei quali vive in gabbie da 32 posti letto. Anche la stampa italiana ha trattato il tema, in seguito al trasferimento di tre cittadini italiani nel carcere.

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