Proteste contro la repressione migratoria negli Stati Uniti
Le manifestazioni contro le operazioni anti-immigrati negli Stati Uniti continuano a crescere, insieme alla repressione attuata dall’amministrazione Trump nei confronti dei dimostranti, sia quelli pacifici che quelli violenti. Anche al di fuori della California, si stanno organizzando cortei e presidi in diverse grandi città, evidenziando l’escalation della tensione sociale, riporta Attuale.
A Los Angeles, il coprifuoco è stato prolungato per la seconda notte consecutiva in alcune aree considerate sensibili. Il dipartimento di polizia locale ha fatto sapere che il coprifuoco sarà in vigore dalle 20 alle 6 locali. Questa misura è volta a contenere i disordini associati alle proteste contro le politiche migratorie del presidente Trump. La sindaca di Los Angeles, Karen Bass, ha avvertito su un social media dell’importanza di evitare le zone centrali se non si risiede o non si lavora lì, sottolineando che atti di vandalismo e violenza non saranno tollerati. Nel frattempo, circa settanta manifestanti sono stati arrestati a Denver, una delle città ora coinvolte nelle manifestazioni.
Anche a Spokane, Washington, la sindaca Lisa Brown ha dichiarato lo stato d’emergenza e ha imposto un coprifuoco a partire dalle 6:30. Questa decisione è stata presa con centinaia di manifestanti bloccati nelle strade del centro. Secondo quanto riportato dai media locali, la polizia ha risposto indossando maschere antigás e utilizzando fumogeni per disperdere la folla, etichettando la manifestazione come illegale. Alcuni manifestanti sono stati arrestati, con la polizia che ha utilizzato manette per bloccarli. Tuttavia, il coprifuoco prevede eccezioni per residenti, lavoratori di emergenza, giornalisti e spettatori di eventi sportivi nelle vicinanze.
In un altro sviluppo, un giudice federale ha stabilito che il governo non può espellere Mahmoud Khalil, uno studente della Columbia University, arrestato per la sua partecipazione a manifestazioni filo-palestinesi l’8 marzo. La corte ha stabilito che la sua detenzione stava causando danni irreparabili ai suoi diritti di libertà di parola e alla sua carriera. Il governo ha ricevuto termine fino a venerdì per presentare ricorso, mentre Khalil dovrà versare una cauzione simbolica di un dollaro.
Donald Trump ha ripreso a criticare la sinistra, giustificando l’invio della Guardia Nazionale e dei Marines. Durante una conferenza stampa al Kennedy Center, ha affermato che “avremo legge e ordine nel nostro Paese”, aggiungendo che se non fosse intervenuto prontamente, “Los Angeles starebbe bruciando in questo momento”. Ha definito i manifestanti come “facinorosi radicali di sinistra”, suggerendo che molti di loro sono professionisti pagati per creare disordini e sottolineando la gravità di azioni come l’utilizzo di mattoni e cemento come armi.