Il virus respiratorio sinciziale nel Lazio diventa un caso: secondo i medici le dosi di vaccino finora ordinate sembra siano insufficienti a coprire i nuovi nati mentre nel resto d’Italia le immunizzazioni vanno avanti spedite
Giorno dopo giorno aumentano i bambini ricoverati in terapia intensiva per la bronchiolite indotta dal virus respiratorio sinciziale. A Roma sono sei i piccoli che necessitano di supporto respiratorio per via di una saturazione troppo bassa. Solo al policlinico Gemelli negli ultimi 15 giorni sono stati registrati addirittura 90 casi di bronchiolite, 15 di questi hanno avuto necessità di ricovero. Al Bambino Gesù, ospedale pediatrico di riferimento per il Centro Italia, nella giornata di ieri si contavano 32 ricoverati
L’intollerabile ritardo del vaccino per la bronchiolite
Numeri allarmanti che mettono in luce i ritardi dell’apertura dalla campagna vaccinale nel Lazio: secondo i medici le dosi finora ordinate sembra siano insufficienti a coprire i nuovi nati tra aprile 2024 e marzo 2025. Il presidente della Regione Francesco Rocca aveva dato la colpa a ritardi derivati da una situazione finanziaria ereditata, ma a Roma, a pochi giorni da Natale e dalle riunioni in famiglia, sono ancora tantissimi i bambini che non riescono ad accedere al servizio per indisponibilità del farmaco. Mentre nel resto d’Italia le immunizzazioni vanno avanti spedite come abbiamo riportato in questo approfondimento della sezione Dossier.