Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha suscitato un acceso dibattito con il suo intervento alla festa di destra Atreju, dove ha affrontato temi controversi legati all’educazione nelle scuole, enfatizzando che “non vogliamo che un bambino di 8 anni venga subissato da teorie gender“, riporta Attuale.
Le affermazioni di Valditara, accompagnato dalla sottosegretaria Paola Frassinetti, riguardano la proposta di insegnare educazione sessuale “in senso biologico”, escludendo nozioni legate a identità di genere diverse da quelle tradizionali. Il ministro ha dichiarato di non voler consentire influenze ideologiche sui giovani studenti, sostenendo che l’educazione dovrebbe evitare l’indottrinamento politicamente orientato.
Valditara ha anche evidenziato la polemica sul ruolo della relatrice ONU Francesca Albanese, contestando che le scuole possano essere usate come strumenti di propaganda politica. Secondo il ministro, alcune affermazioni della Albanese sulla natura del governo italiano avrebbero giustificato un intervento ispettivo nei confronti delle scuole toscane dove ha tenuto lezioni. Ha sottolineato che le istituzioni educative devono promuovere il pensiero critico e non un’ideologia unica.
“Un bambino di 8 anni non venga subissato da teorie gender”
“Alle elementari e medie si insegnerà l’educazione sessuale in senso biologico”, ha ribadito Valditara nel suo discorso. Ha chiarito che non intende che gli studenti ricevano informazioni su identità di genere alternative al binarismo tradizionale. In questo contesto, ha espresso la sua convinzione che l’istruzione debba concentrarsi su valori e principi di rispetto e empatia.
“Educare alle relazioni corrette: la sinistra non l’ha fatto”
Il ministro ha proseguito dichiarando: “Educare al rispetto, educare alle relazioni corrette, educare all’empatia” è fondamentale per prevenire fenomeni violenti. Ha criticato l’opposizione, affermando che la sinistra non ha mai realmente promosso questi valori nelle scuole, ma sta ora tentando di accaparrarsi la narrazione sull’importanza dell’educazione al rispetto.
Albanese nelle scuole toscane: “Accerteranno gli ispettori”
Riguardo alla controversia su Francesca Albanese, Valditara ha richiesto indagini da parte di ispettori per accertare se nelle scuole toscane sia avvenuto indottrinamento. “Le scuole non devono mai essere luoghi di propaganda politica”, ha affermato, sottolineando che la corretta formazione degli studenti è una priorità, meritevole di verifica e controllo.
Infine, Valditara ha insistito sulla necessità di garantire che l’educazione rimanga neutra e pluralista, dichiarando: “Il ministro non si lascia intimidire da nessuno. La legge, la Costituzione e il pluralismo devono essere rispettati”, evidenziando ancora l’importanza di una chiara distinzione tra educazione e propaganda.