Chiusa un’inchiesta su portale sessista, Vittorio Vitiello nega le accuse di estorsione
Scandicci (Firenze), 2 settembre 2025 – Vittorio Vitiello, 45 anni, gestore di un portale controverso noto per la pubblicazione di foto di donne senza consenso, ha negato le accuse di estorsione, sostenendo di aver fornito consulenze retribuite a una creator di Onlyfans per rimuovere contenuti rubati, riporta Attuale.
Il portale, al centro di roventi polemiche, pubblicava foto di conduttrici e giornaliste accompagnate da commenti sessisti. Negli ultimi giorni, il sito risulta inaccessibile, di fatto chiuso, anche se rimane attiva l’homepage con istruzioni per la rimozione dei contenuti.
“Tutte le discussioni sono rimosse e a disposizione delle autorità competenti in caso di denuncia, con log e informazioni”, afferma la “landing page” del sito contestato. L’inchiesta è stata aperta in seguito alla denuncia della sindaca di Firenze, Sara Funaro, dopo la diffusione di foto rubate che la ritraevano.
Vittorio Vitiello ha presentato una replica articolata, affermando che non sono state effettuate estorsioni sul portale. Ha fornito screenshot di conversazioni per sostenere di aver ricevuto un compenso per rimuovere contenuti di una creator di Onlyfans, i quali erano stati pubblicati senza consenso su altri siti. Secondo Vitiello, tali servizi erano stati previamente concordati.
Il portale, che ha chiuso l’accesso ai contenuti, ospitava foto di donne ignare, accompagnate da commenti sessisti, attirando l’attenzione della polizia postale, ora intensamente coinvolta nell’indagine. La procura di Roma ha aperto un’inchiesta più ampia sulla vicenda, con possibili sviluppi futuri.
Roberto Maggio, residente a Dubai, ha dichiarato di aver fornito servizi di pagamento al portale, sottolineando di non essere il gestore e di avere rapporti esclusivamente amministrativi con Vitiello. Anche la sua posizione è sotto indagine, con la polizia postale che esamina i contributi degli utenti e i commenti su piattaforme social, inclusi quelli che potrebbero configurarsi come incitamento a reati.
Ma dai, è incredibile come certe persone possano arrivare a fare cose così disgustose. Non mi stupisce che la sindaca di Firenze abbia fatto denuncia, ci vuole un atto di coraggio per combattere queste schifezze. Ma davvero pensava di farla franca? Un portale sessista, altro che libertà di parola, qui si tratta solo di mancanza di rispetto verso le donne!!!