Gli eurodeputati sono chiamati a decidere oggi a Strasburgo se revocare l’immunità parlamentare a Ilaria Salis, accusata dalla giustizia ungherese di aver aggredito militanti neonazisti durante una manifestazione a Budapest prima della sua elezione. L’europarlamentare di Alleanza verdi sinistra, sostenuta da Verdi, Socialisti, Sinistra e Liberali, parla di «persecuzione politica» orchestrata dal premier ungherese Viktor Orbán, mentre i suoi sostenitori chiedono difesa, di fronte a un processo controverso, riporta Attuale.
Il voto segreto e i numeri
La votazione segreta determinerà il destino di Salis. Il Partito popolare europeo (PPE), gruppo più numeroso, ha annunciato compattezza nel votare per la revoca dell’immunità. Prima del voto, il presidente del PPE al Parlamento europeo, Manfred Weber, ha dichiarato che «come PPE siamo favorevoli al rispetto dello stato di diritto e quindi al rispetto del regolamento del Parlamento europeo: i nostri consiglieri giuridici ci hanno detto che è giusto revocare l’immunità a Ilaria Salis perché il suo reato è stato commesso prima del suo mandato».
I numeri non favoriscono attualmente l’eurodeputata, con i gruppi a sostegno che non superano i 310 voti. Mancano circa cinquanta voti per raggiungere la maggioranza. Tuttavia, le assenze in aula e i franchi tiratori tra i popolari potrebbero influenzare l’esito finale. Il capogruppo dei Verdi, Bas Eickhout, ha affermato: «Il voto sarà sul filo di lana, noi siamo contrari alla revoca, perché lo stato di diritto è importante e riteniamo che l’Ungheria non lo rispetti».
Cosa si vota oggi?
Nel corso del dibattito in commissione Juri a fine settembre, il relatore Adrián Vázquez Lázara (PPE) aveva proposto la revoca dell’immunità, affermando che non vi fosse «fumus persecutionis». Contrariamente, la relazione del presidente della commissione Juri, Ilhan Kyuchyuk (Renew Europe), sostiene che ci siano prove di un procedimento giudiziario mirato a ostacolare l’attività politica di Salis.
Il testo critico nei confronti del governo Orbán evidenzia le dure condizioni di detenzione di Salis e l’assenza di provvedimenti contro altri partecipanti alla manifestazione neonazista del 2023. Questo suggerisce un tentativo di mettere a tacere Salis a causa delle sue opinioni politiche e del suo attivismo contro le commemorazioni neonaziste.
Cosa succede se revocano l’immunità a Salis?
Se Ilaria Salis dovesse perdere l’immunità parlamentare, il processo a suo carico in Ungheria potrebbe riprendere, ma un arresto immediato non sarebbe automatico: per finire in carcere servirebbe un mandato di arresto europeo. Il portavoce del governo ungherese, Zoltan Kovacs, ha recentemente reso pubbliche le coordinate del carcere dove Salis potrebbe essere detenuta, alimentando ulteriormente la tensione attorno al caso. Salis ha denunciato la possibilità di essere riconsegnata a chi «mi ha tenuta in carcere per oltre quindici mesi in condizioni disumane». L’immagine di Salis, incatenata davanti alla Corte di Budapest, ha suscitato indignazione in Italia, anche tra esponenti della maggioranza. Il voto su Salis arriverà dopo quello riguardante un altro caso sensibile: quello dell’oppositore ungherese Péter Magyar, per il quale i socialisti cercano protezione. Non si esclude che la sequenza dei voti possa rappresentare un bilanciamento simbolico agli occhi dell’opinione pubblica europea.