Gaza: I Patriarchi Chiedono Protezione per i Civili in Medio alla Violenza Crescente
In un appello urgente, i sacerdoti e le suore della Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza, che il 17 luglio sono stati colpiti da un raid israeliano che ha causato tre vittime, hanno deciso di rimanere per assistere i civili nei due complessi ecclesiastici, riporta Attuale. I patriarchati greco ortodosso e latino di Gerusalemme esprimono profonda preoccupazione in seguito alla recente decisione del governo israeliano di invadere la Striscia di Gaza e assumere “il pieno controllo della città di Gaza”.
I due complessi hanno servito come rifugio per centinaia di civili, tra cui anziani, donne, bambini e persone con disabilità, durante i bombardamenti continui dell’esercito israeliano. I patriarchi sottolineano le sofferenze subite da queste persone a causa di anni di attacchi sistematici e della fame derivante dai blocchi imposti da Israele, situazione che ha portato alla carestia, come confermato recentemente dall’IPC dell’ONU: “Molti sono indeboliti e malnutriti”, affermano, aggiungendo che “cercare di fuggire verso sud equivarrebbe a una condanna a morte”.
La nota evidenzia che la popolazione della città di Gaza, dove vivono centinaia di migliaia di civili e la comunità cristiana, subirà evacuazioni, con “ordini di evacuazione” già emessi per diversi quartieri. I pesanti bombardamenti stanno causando “ulteriori distruzioni e morti” in una situazione che era già drammatica prima dell’inizio delle operazioni militari. Secondo i patriarchi, queste azioni dimostrano che “l’operazione non è solo una minaccia, ma una realtà già in fase di attuazione”.
La dichiarazione congiunta sottolinea che “non può esserci futuro basato sulla prigionia, lo sfollamento dei palestinesi o la vendetta. Non è questa la giusta via. Non vi è alcuna ragione che giustifichi lo sfollamento deliberato e forzato di civili”. I patriarchi chiedono quindi la mediazione di altri Paesi per interrompere la “massiccia mobilitazione militare” israeliana a Gaza e restituire gli ostaggi israeliani alle loro famiglie, auspicando il ripristino della pace nella regione. “Facciamo appello alla comunità internazionale affinché agisca per porre fine a questa guerra insensata e distruttiva”, concludono.
Infine, i patriarchi citano le parole del Papa Leone XIV, rivolte a una delegazione di un’associazione per il rimpatrio dei rifugiati, sottolineando il diritto di ogni popolo di vivere nelle proprie terre senza essere costretto a un esilio forzato. Essi condividono queste affermazioni e invocano una preghiera affinché i cuori si convertano e si percorrano i sentieri della giustizia e della vita “per Gaza e per tutta la Terra Santa”.