Elezioni nelle Marche: Conte invita i delusi a votare e critica la gestione di Acquaroli

23.09.2025 02:55
Elezioni nelle Marche: Conte invita i delusi a votare e critica la gestione di Acquaroli

Il Voto nelle Marche: Un Messaggio per i Cittadini Italiani

Roma, 23 settembre 2025 – Quale significato politico ha il voto nelle Marche e nelle altre regioni? “Sono elezioni fondamentali prima di tutto per i cittadini che a breve andranno al voto – avvisa il leader dei 5 Stelle, Giuseppe Conte. Lancio un messaggio ai delusi e a coloro che si sentono distanti dalla politica: è importante andare a votare, non rassegnarsi. I cittadini delle Marche possono archiviare la stagione di Acquaroli che non è stato in grado di spendere i soldi del Pnrr”, riporta Attuale.

Come non sono stati spesi? “Un solo esempio: dei 431 milioni destinati alla sanità, ne hanno spesi solamente 91, e assistiamo a questo spreco mentre sempre più marchigiani rinunciano a curarsi. Di questo disastro si è accorta Meloni, che la settimana prima del voto è corsa in aiuto del suo governatore promettendo alle Marche altri fondi. Eppure in cinque anni Acquaroli non è stato capace di inaugurare una sola nuova opera, dimostrando di non saper spendere i soldi ereditati dai governi precedenti”, aggiunge Conte.

Avete due candidati presidenti nel Sud: quale prospettiva indica questa scelta per i 5 Stelle? “Pasquale Tridico in Calabria e Roberto Fico in Campania sono stati indicati dall’intera coalizione progressista come i migliori interpreti di un programma di rinnovamento. Io per primo e tutta la comunità del M5s abbiamo lavorato, con umiltà e responsabilità, per costruire un percorso politico e un progetto che fosse vincente e credibile”, spiega il leader.

Qual è il programma? “Questo programma di rinnovamento deve mettere al centro anche il sostegno alle piccole e medie imprese che questo governo ha completamente abbandonato: bisogna investire per sostenere le filiere produttive in difficoltà e le aree interne. Occorrono politiche sociali per le tante famiglie che oggi non arrivano più a fine mese, strette tra il caro bollette e l’aumento dei prezzi”, prosegue Conte.

“Lasciare abbandonato a se stesso chi è in difficoltà è irresponsabile, tanto più se anziché la meritocrazia si preferisce la politica degli amichetti e se l’unico assistenzialismo che si fa è quello a favore di banche e industrie delle armi”, aggiunge.

L’accordo con Pd e Avs per le regionali è il primo atto per un’intesa nazionale o quella è un’altra storia? “Bisogna costruire prima di tutto un progetto credibile, un’idea di Paese e di cose da fare che risponda alle priorità dei cittadini. E il progetto dovrà essere saldo, per permetterci di governare e non di sfaldarci il giorno dopo il voto, per garantire all’Italia una stabilità vera e non di facciata come quella di cui si vanta il governo, che in realtà è immobilismo, conservazione dello status quo per evitare di disturbare i poteri forti”, afferma Conte.

Uno degli argomenti di divisione con il Pd, però, è la politica estera, europea e di difesa. “Ci sono differenze che non abbiamo mai negato: per questo il confronto programmatico è un passaggio ineludibile. Il M5s ha posizioni chiare, ribadite con determinazione nel Parlamento nazionale e europeo. Ma ci sono anche punti in comune con il Pd e le altre forze progressiste, non da ultimo la denuncia di ciò che sta avvenendo a Gaza”, sostiene il leader.

Le manifestazioni per Gaza sono diventate, però, anche l’occasione per scontri di piazza. “Condanniamo con fermezza i fatti di violenza e esprimiamo solidarietà agli agenti che sono rimasti feriti, ma il governo si concentri su quello che è un grido diffuso a favore dello stop al genocidio, un grido che si leva da mesi e rispetto al quale il governo rimane insensibile”, afferma Conte.

Come dovrebbe muoversi il governo, invece, sul fronte ucraino-russo e su quello mediorientale? “Sul fronte ucraino l’aver assecondato supinamente le indicazioni di Washington e aver scommesso sulla vittoria militare contro la Russia è stato un errore cruciale di Meloni”, commenta Conte, evidenziando che, in questo contesto, l’Europa si ritrova disorientata.

“Su Gaza, invece, c’è una complicità molto più grave: nessuna misura concreta per contrastare il genocidio come l’interruzione del Memorandum sulla cooperazione militare e nessuna iniziativa politica come il riconoscimento della Palestina”, conclude.

A breve il governo presenterà la sua quarta manovra. “Sarà una Legge di bilancio identica alle altre tre, con tagli e austerità. Quello che aveva da dire Meloni sull’economia è chiaro dopo questi tre anni: crescita zero, 30 mesi di calo della produzione industriale, fallimento di tutte le principali misure per le imprese come Transizione 5.0 e Ires premiale”, dichiara.

“Noi a Bruxelles abbiamo firmato patti per portare 209 miliardi destinati alle nostre scuole, asili nido, infrastrutture, mentre Meloni in Europa e in sede Nato ha firmato impegni a favore del riarmo e contro la spesa sociale”, aggiunge Conte. “La conseguenza è che negli anni a venire sarà dannatamente complicato fare leggi di bilancio per i reali bisogni dei cittadini”.

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