Il ministro degli Esteri Antonio Tajani è attualmente coinvolto in una trattativa con i governi di Israele e Cipro per facilitare l’ingresso degli aiuti umanitari a Gaza, trasportati dalla Global Sumud Flotilla. Fonti della Farnesina confermano che Tajani ha «individuato un credibile meccanismo di mediazione», avendo contattato il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar e il cipriota Constantinos Kombos. Il governo sta «valutando tutte le opzioni per evitare nuove azioni offensive contro le imbarcazioni» in un contesto caratterizzato da alta tensione. Negli ultimi giorni, la missione internazionale diretta verso la Striscia ha subito attacchi, riporta Attuale.
Le richieste di Antonio Tajani
Da New York, dove partecipa all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, Tajani ha incaricato l’ambasciata italiana a Tel Aviv di raccogliere informazioni dirette e di sollecitare le autorità israeliane a «garantire l’assoluta tutela del personale imbarcato». La Farnesina aveva già inviato ad Israele la richiesta che ogni possibile operazione militare fosse condotta «nel rispetto del diritto internazionale e con la massima cautela».
La denuncia di «mail bombing» da parte di un centro sociale
Parallelamente, la Farnesina ha segnalato di essere stata oggetto di un “mail bombing” organizzato da un centro sociale in seguito agli attacchi contro le imbarcazioni della Flottilla. Migliaia di false email hanno preso di mira in particolare l’Unità di Crisi e il Gabinetto del Ministro, provocando un rallentamento dell’attività di chi è in contatto diretto con i cittadini italiani a bordo delle navi dirette verso Gaza. L’episodio è stato segnalato all’autorità giudiziaria tramite il comando provinciale dei Carabinieri.
Foto di copertina: ANSA/ALESSANDRO DI MEO
