Redazione
La Unilever Italia ha avviato una procedura di licenziamento collettivo per 143 dipendenti della sede di Roma
Aluglio le indiscrezioni sui possibili licenziamenti, oggi la conferma. Avviate le procedure di licenziamento collettivo per 143 dipendenti della Unilever Italia della sede di Roma. Confermati così i rumors di stampa che parlavano dell’uscita forzata di 3.200 lavoratori in tutta Europa entro la fine del 2025. Le voci prevedevano tagli soprattutto negli uffici di Londra e Rotterdam, senza risparmiare l’Italia. E così è stato.
I tagli al personale nella Unilever Italia arrivano a seguito del processo di riorganizzazione avviato a livello globale dalla multinazionale che dà lavoro a 128mila persone in tutto il mondo. “Una delle più grandi aziende di prodotti di consumo al mondo”, si legge sul sito internet. Opera in 190 paesi rifornendo 4,4 milioni di negozi al dettaglio, fatturando 59,6 miliardi di euro l’anno (dati 2023).
“Una scelta inaccettabile”
“Una scelta inaccettabile”, denunciano i sindacati Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil proclamando lo stato di agitazione. Le sigle sindacali chiedono all’azienda di “tornare sui propri passi”. In risposta Unilever ha dichiarato di voler avviare sin da subito un percorso di incontri con i sindacati per esaminare e approfondire tutti gli aspetti legati alle procedure. Al coro di proteste si è unita anche l’Ugl Agroalimentare, che ha in programma di organizzare assemblee con i lavoratori al fine di condividere il percorso e le azioni da mettere in campo.
