Nicolas Sarkozy rilasciato dopo la detenzione carceraria: la sua esperienza in prigione
Il presidente emerito francese Nicolas Sarkozy è stato rilasciato oggi, 11 novembre 2025, dopo la sua detenzione nel carcere della Santé di Parigi. Durante la videoconferenza di ieri mattina, ha descritto la sua esperienza in prigione come un “incubo”, sottolineando quanto sia difficile la vita per tutti i detenuti, ma riconoscendo la “umanità” del personale penitenziario che ha reso la situazione più sopportabile, riporta Attuale.
Sarkozy, collegato con la Corte di appello per l’udienza sulla sua richiesta di scarcerazione, si è presentato con un aspetto pallido e visibilmente provato, indossando un completo blu. Ha affermato di non aver mai richiesto finanziamenti da Muammar Gheddafi, cercando di convincere i giudici della sua innocenza e della sua volontà di affrontare il processo.
La libertà vigilata era in discussione, ma Sarkozy ha dovuto affrontare il peso delle sue precedenti condanne e l’attuale indagine che lo coinvolge insieme a sua moglie Carla Bruni. Il presidente della Corte, Olivier Géron, ha sollevato interrogativi sulle sue dichiarazioni reddituali, che ammontano a oltre 4 milioni di euro, e ha messo in evidenza un contatto del 2013 con l’allora capo dei servizi segreti francesi, suggerendo una potenziale influenza.
Durante i venti giorni di detenzione, Sarkozy ha rivelato di aver mangiato solo yogurt per timore per la sua sicurezza. Nonostante fosse oggetto di sostegno da parte di molti francesi, il suo avvocato ha indicato che ha subito “minacce di morte” e ha assistito a episodi di autolesionismo tra i detenuti.
La Corte ha concesso il rilascio di Sarkozy con delle restrizioni, tra cui il divieto di lasciare il Paese e contattare altri soggetti coinvolti nel caso. Due ore dopo la decisione, Sarkozy ha lasciato il carcere con la moglie e ha condiviso un messaggio di gratitudine per coloro che lo hanno sostenuto, dichiarando: “La legge è stata applicata. Tutta la mia energia è rivolta a dimostrare la mia innocenza. La verità trionferà”.
In cella, Sarkozy ha dedicato del tempo alla lettura de “Il conte di Montecristo”, annotando che “la fine della storia resta da scrivere”, suggerendo così che il capitolo legale della sua vita è ben lontano dall’essere concluso.