Moody’s migliora il rating dell’Italia dopo 23 anni
Venerdì, Moody’s, una delle principali agenzie di rating finanziario a livello globale, ha annunciato un miglioramento del rating dell’Italia, portandolo da Baa3 a Baa2. Questo rappresenta un evento significativo, in quanto è la prima volta dopo 23 anni che Moody’s alza il rating italiano, che era rimasto invariato dal 2018, riporta Attuale.
Il rating è un indicatore cruciale della situazione finanziaria di un paese: un punteggio più alto implica una maggiore affidabilità, indicando la capacità di ripagare i debiti. Per l’Italia, caratterizzata da un elevato livello di indebitamento in Europa, questo miglioramento è particolarmente rilevante. Inoltre, Moody’s ha cambiato l’outlook del rating da “positivo” a “stabile”.
Queste valutazioni sono significative poiché riflettono il giudizio delle politiche economiche del governo, e influenzano le decisioni della comunità finanziaria, includendo grandi investitori privati. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha commentato la promozione come «un’ulteriore conferma della ritrovata fiducia in questo governo e dunque nell’Italia».
Moody’s segue Fitch, che a settembre aveva già elevato il rating dell’Italia da BBB a BBB+, apprezzando la stabilità politica, la fiducia nelle misure fiscali adottate e la solidità del sistema bancario. Questi sviluppi suggeriscono una crescente fiducia nel potenziale economico dell’Italia, con implicazioni positive per il futuro finanziario del paese.