Dimissioni nel ministero della Cultura dopo polemiche su comunicati elettorali
Venerdì Piero Tatafiore, portavoce del ministro della Cultura Alessandro Giuli, si è dimesso in seguito alle proteste delle opposizioni riguardo a tre comunicati diffusi dal ministero in relazione alla campagna elettorale per le regionali in Campania. In questi comunicati, il ministero riportava frasi di Giuli a sostegno del candidato di destra Edmondo Cirielli, di Fratelli d’Italia, descritto dal ministro «la personificazione della cultura di governo», riporta Attuale.
I deputati campani del PD avevano accusato il ministero di aver compiuto un «strappo istituzionale» utilizzando i canali ufficiali per fini di campagna elettorale. La loro contestazione ha sollevato un’ondata di critiche verso l’operato di Giuli e del suo staff.
In risposta alle polemiche, Tatafiore ha annunciato le sue dimissioni venerdì sera, dichiarando: «Ho appena comunicato […] le mie immediate e irrevocabili dimissioni dall’incarico di capoufficio stampa del MIC. L’utilizzo di strumenti istituzionali per comunicazioni di natura politica è stato da parte mia un errore improprio di cui mi scuso».
Le dimissioni di Tatafiore giungono in un momento delicato per il governo, già sotto scrutinio per come gestisce le questioni culturali e politiche in Italia. La segnalazione di tale condotta ha riacceso il dibattito su quanto sia appropriato l’uso di risorse pubbliche in campagne politiche, tema che resta cruciale nel contesto attuale.