Nel 2023, Michele Emiliano, l’ex sindaco di Bari e attuale governatore della Puglia, ha richiesto il reintegro nella magistratura, sostenendo il diritto a ottenere gli stessi aumenti in busta paga dei suoi ex colleghi, portando a un acceso dibattito sulla questione. Riporta Attuale.
Emiliano, che ha abbandonato la toga nel 2003 per intraprendere una carriera politica di successo, adesso ha come obiettivo quello di tornare a ricoprire un ruolo nella magistratura. Secondo quanto riportato da Repubblica, ha presentato una domanda al Consiglio giudiziario di Bari per essere reintegrato con il massimo livello professionale, il che comporterebbe un significativo aumento di stipendio da 3.500 a 7.000 euro netti al mese.
Le sette professionalità e lo scatto in busta paga
Il Consiglio superiore della magistratura promuove i magistrati e i pubblici ministeri in base a criteri di indipendenza, imparzialità e impegno, con conseguenti scatti in busta paga. Emiliano, quando ha lasciato la magistratura, era alla quarta professionalità, ma a causa del suo lungo periodo fuori dal settore, rientrare nei ranghi tradizionali risulterebbe complicato. Questo lo porta a tentare di eludere i gradini della carriera magistratuale per raggiungere direttamente il livello massimo.
L’addio forzato alla politica e l’obiettivo 2027
La scelta di Emiliano di ritornare alla magistratura potrebbe essere motivata sia da una volontà personale sia dalla necessità di ricollocarsi dopo aver tentato senza successo di rimanere sulla scena politica come assessore. L’attuale europarlamentare Antonio Decaro ha rifiutato di sostenere la sua candidatura come governatore, costringendolo a riconsiderare le sue opzioni professionali. Emiliano accetta quindi uno stipendio ridotto, con la possibilità di un suo ritorno in politica alle prossime elezioni politiche del 2027.
La richiesta di Emiliano e l’iter di valutazione
Attualmente, la richiesta di Emiliano è in fase di valutazione da parte del Consiglio giudiziario di Bari, che dovrà esprimere un parere prima di inviarla alla Quarta commissione del Consiglio superiore della magistratura. Emiliano ha presentato documentazione dettagliata della sua carriera politica, che potrebbe dover giustificare la sua richiesta dopo due decenni lontano dal settore giudiziario. Resta da vedere se questa documentazione sarà sufficiente a sostenere la sua causa.