Approvato il ddl Valditara: il consenso dei genitori per l’educazione sessuale nelle scuole
Mercoledì la Camera ha approvato con 151 voti a favore, 113 contrari e 1 astenuto il cosiddetto “ddl Valditara”, un disegno di legge che introduce l’obbligo per le scuole di richiedere il consenso ai genitori per offrire corsi di educazione sessuale e affettiva agli alunni delle scuole medie e superiori. A ottobre era stata considerata la possibilità di escludere tali corsi dalle scuole secondarie di primo grado, ma la proposta non è stata inclusa nella versione finale votata. Ora il testo dovrà essere sottoposto al voto del Senato prima di diventare legge, riporta Attuale.
Negli ultimi mesi, il ddl ha generato ampie discussioni politiche. La Lega e Fratelli d’Italia si oppongono all’educazione sessuale e affettiva, sostenendo che rappresenti un mezzo per diffondere la cosiddetta “ideologia gender”, un concetto criticato dalle destre per discreditare le istanze della comunità LGBTQ+. Secondo il ministro Valditara e altri politici della maggioranza, l’obbligo di consenso garantirebbe il diritto dei genitori di decidere riguardo l’educazione dei propri figli, consentendo loro di opporsi a specifici temi e materiali didattici.
Dall’altro lato, i partiti di opposizione avvertono che l’introduzione dell’obbligo del consenso renderà i già scarsi programmi di educazione sessuale e affettiva ancora meno efficaci. Infatti, mentre l’educazione sessuale esiste in gran parte dei paesi europei, in Italia non è mai stata ufficialmente integrata nei programmi scolastici, risultando così poco diffusa e strutturata, spesso basata sull’intervento di esperti esterni. Il disegno di legge prevede che, per coinvolgere tali esperti, sia necessaria anche l’approvazione del collegio docenti e del consiglio di istituto.
