Pescara, 4 dicembre 2025 – L’udienza al Tribunale dei minori dell’Aquila è in programma oggi per Nathan Trevallion e Catherine Birmingham, che sperano in una revoca dell’ordinanza che ha disposto l’allontanamento dei loro tre figli in una struttura protetta. La coppia anglo-australiana, che fino a due settimane fa viveva con i bambini in un casolare nel bosco di Palmoli, ha visto sospendere temporaneamente la responsabilità genitoriale a causa di un rapporto dei servizi sociali che evidenziava criticità nell’alloggio, privo di acqua, elettricità e servizi igienici, oltre a rischi per lo sviluppo psico-affettivo dei minori, collegati a una “condizione di isolamento”. I ragazzi non frequentano la scuola, ma seguono un programma di home schooling. Dopo il trasferimento in un’abitazione offerta in comodato d’uso da un ristoratore di Ortona, i genitori confidano che il Tribunale possa rivedere la propria decisione e consentire il ricongiungimento con i figli, riporta Attuale.
Parla la presidente del Tribunale per i minorenni
Intanto, il presidente del Tribunale per i Minorenni di L’Aquila ha difeso l’operato dell’autorità giudiziaria durante una riunione dell’Associazione nazionale magistrati, indetta per esprimere solidarietà ai giudici coinvolti in insulti e minacce sui social per la decisione relativa alla ‘famiglia del bosco’. Cecilia Angrisano ha sottolineato la necessità di un “bilanciamento tra interessi e diritti” per garantire la sicurezza dei minori. “Noi, come tutti i giudici, ci occupiamo di diritti – ha affermato Angrisano – L’approccio alla questione è orientato alla salvaguardia dei diritti dei minori, in linea con la Convenzione dell’Onu del 1989”.
Le aperture della giudice
Angrisano ha aggiunto: “Abbiamo applicato regole giuridiche, cercando un bilanciamento tra interessi e diritti, sempre nell’ottica della protezione del minore”. Le sue parole indicano una disponibilità al dialogo con i genitori: “Se questa collaborazione viene, si cerca di tracciare la via più vicina al diritto universale del bambino a vivere con serenità e i suoi diritti garantiti all’interno della sua famiglia”.
La palla alla Corte di Appello
Angrisano ha anche annunciato che la Corte di Appello dovrà valutare il reclamo presentato dagli avvocati dei Trevallion. “Se il Tribunale dei minori abbia agito bene o male lo dirà la Corte in appello”, ha affermato. Oggi si attende di capire se, alla luce del recente trasferimento in una casa adeguata e della decisione di ristrutturare il casolare di proprietà, il Tribunale sarà disposto a modificare l’ordinanza prima dell’udienza fissata per il 16 dicembre.
Due nuove relazioni, depositate di recente, sembrano favorevoli ai genitori, offrendo una lettura positiva della situazione senza gravi criticità, e potrebbero influenzare la decisione del Tribunale.
Anm: “Campagna di delegittimazione dei giudici”
L’Associazione Nazionale Magistrati ha manifestato disappunto nei confronti del Ministero della Giustizia per la posizione assunta. “Ci sorprende – ha dichiarato il vicepresidente Marcello De Chiara – che il ministro Nordio abbia annunciato un’ispezione senza conoscere il contenuto del provvedimento”. De Chiara ha chiesto maggiore cautela in una vicenda complessa e ha denunciato una “campagna di delegittimazione” nei confronti della magistratura, sollecitando una discussione politica priva di polemiche strumentali.
La questione continua a generare mobilitazioni: ad Ancona, per il 6 dicembre, è stato organizzato un corteo “per la libertà delle famiglie” contro le “ingerenze dello Stato”, promosso da Anima Mundi e Marche Terre Libere. Gli organizzatori vedono questo caso come il segnale di una deriva culturale che colpisce chi cerca di costruire modelli di vita alternativi.